La furbata per la nomina del direttore generale di Azienda Calabria Lavoro

forcinitivaronedi Claudio Cordova - Oltre agli avvisi di garanzia a carico, tra gli altri, del governatore Mario Oliverio, del suo uomo ombra Nicola Adamo e del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, l'indagine "Passepartout" della Procura di Catanzaro, retta da Nicola Gratteri, ha portato a due misure cautelari: la sospensione del dirigente generale della Regione Calabria, Fortunato Varone, e quella del direttore generale dell'azienda Calabria Lavoro, Giovanni Forciniti.
Calabria lavoro è un ente pubblico economico che ha l'obiettivo di promuovere lo sviluppo dei Centri per l' impiego.
Quale commissario straordinario veniva nominato Varone che, tuttavia a seguito di una situazione di incompatibilità per effetto di altra carica assunta, si dimette ed ii suo posto viene preso da Luigi Giuseppe Zinno, soggetto onnipresente nei vari appalti e nelle varie dinamiche che hanno fatto emergere un modo degradante di fare politica in Calabria.

Viene scelto su espresso input di Oliverio e nonostante le sue perplessità. Zinno resterà in carica tre mesi, fino alla nomina di Giovanni Forciniti, nominato all' esito di una selezione delle candidature presentate nell' ambito di avviso pubblico.
Dalle intercettazioni emerge che Forciniti viene indicato da Adamo e Giuseppe Lo Feudo (responsabile delle Ferrovie della Calabria) quale persona di fiducia per il gruppo che, secondo la Procura di Catanzaro , avrebbe costituito una associazione per delinquere.
Con decreto a firma del dg Varone nel maggio 2017 vengono approvati l'Avviso pubblico per la formazione di un elenco di aspiranti alla nomina di direttore generale di Azienda Calabria Lavoro ed il relativo modello di domanda di partecipazione al predetto Avviso pubblico.
L'avviso pubblico in oggetto viene pubblicato sul BURC n. 46 e i termini di presentazione delle candidature (entro 15 giorni dalla data di pubblicazione) sono fissati nelle ore 24:00 del 29.05.2017.

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Con successivo decreto del Dirigente Generale del Dipartimento n. 7 Lavoro, Formazione e Politiche Sociali n. 7232 del 04.07.2017, viene nominata la Commissione Tecnica di valutazione delle istanze pervenute per l'Avviso Pubblico per la formazione di un elenco di aspiranti alla nomina a Direttore Generale di Azienda Calabria Lavoro.
La commissione è composta da Roberto Cosentino (presidente), Giuseppe Campisi (componente), Giuseppe Pasquale Capicotto (componente) e Sergio Romano (segretario nonché RUP).
In data 17.07.2017 la Commissione Tecnica di valutazione delle istanze si riunisce in prima convocazione e, dopo aver acquisito le dichiarazioni dei propri membri circa l'assenza di cause ostative e/o conflitti di interesse allo svolgimento dell' incarico, esegue una "disamina formale delle 36 istanze pervenute in ordine alla loro presentazione entro i termini previsti dal bando ed addivenendo alla conclusione che le istanze effettive da valutare sono 28. In data 04.09.20 17 la Commissione Tecnica di valutazione delle istanze si riunisce e stabilisce i criteri da utilizzare per la formazione di un elenco di aspiranti alla nomina a direttore generale di Azienda Calabria Lavoro,

Per la valutazione delle domande, la commissione si riunisce in tre diverse sedute (in data 21.9.2017, 6.10.2017 e 18.10.2017) in esito alle quali esamina 15 candidati ed ammettendone solo due (tra gli esclusi rientra anche Forciniti che non aveva presentato l' attestazione afferente l' idoneità linguistica che pure aveva dichiarato di possedere).
Magicamente, il direttore generale Varone decide di riaprire i termini, per permettere una maggiore partecipazione (ma c'era già una trentina di candidati).
Forciniti integra la propria domanda con un altro attestazione di cui non era in possesso e risulta tra i sei soggetti idonei per la nomina: "Mette conto di considerare, infatti, che tale attestazione viene rilasciata al Forciniti solo in data 3 novembre 2017 e che la prova di esame si era svolta in data 17 ottobre 2017, e tale situazione è indicativa del fatto che lo stesso, imbeccato sul requisito per il quale era incorso nell' esclusione (e che non avrebbe dovuto essere a lui noto in quanto la procedura era in pieno svolgimento), si era immediatamente attivato per colmare la lacuna" scrive il GIP.
E, ancor più magicamente, con decreto del presidente Oliverio, nel marzo 2018 viene nominato presidente di Azienda Calabria Lavoro.

Così, dunque, la Procura di Catanzaro contesta l'abuso d'ufficio che costa anche a Varone e Forciniti la sospensione.

Chiudono il quadro indiziario gli esiti investigativi costituiti dalle acquisizioni dei contatti telefonici intercorsi tra i soggetti interessati nel periodo di riferimento. In particolare, è emerso che Forciniti ha effettuato 29 contatti telefonici col Presidente della Commissione, Cosentino, in modo regolare e con frequenza crescente dopo la sua nomina a Direttore generale del suddetto ente regionale avvenuta il 07.03.2018, mentre solo in una occasione risalente al 13.07.2017 ha contattato Cosentino. Ha poi avuto 46 contatti telefonici Capicotto funzionario regionale membro della commissione esclusivamente in epoca successiva alla sua nomina a Direttore Generale dell'Azienda Calabria Lavoro e precisamente dal mese di aprile 2018.
Ha, inoltre, effettuato 86 contatti telefonici con Varone , Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria sin da un mese prima della sua formale nomina a Direttore Generale di Azienda Calabria Lavoro.
Gli ulteriori accertamenti effettuati sull'utenza di Oliverio hanno consentito di appurare oltre 150 contatti con Forciniti dal gennaio al maggio 2018 anche se comunque per il GIP non emergono nella vicenda gravi indizi a carico del governatore, ma solo sospetti.