Una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata e' stata recapitata al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina in redazione a Udine. Lo afferma Assostampa Fvg. Si tratta, aggiunge la nota, di "una grave intimidazione a un collega che si e' sempre occupato di criminalita' organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata 'isola felice'".
Il giornalista Giovanni Taormina che lavora alla Rai del Friuli Venezia Giulia si occupa da tempo anche di criminalita' organizzata. Di recente tra i suoi servizi mandati in onda risalta un'intervista proprio a un pentito dell'organizzazione calabrese. Da quanto si e' appreso, pare che gia' in passato avesse intervistato lo stesso pentito e si fosse occupato degli stessi temi. Non si esclude che possa dunque essere un riferimento all'impegno nella sua attivita' di giornalista e nel sociale.
--banner--
La busta con due proiettili calibro 6,35 recapitata a Taormina e' gia' stata inviata al Gabinetto interregionale della Polizia scientifica di Padova per eseguire l'esaltazione delle impronte papillari latenti alla ricerca di tracce dell'autore dell'intimidazione. E' stato lo stesso giornalista a trovare la busta gialla con il suo nome - scritto probabilmente con un normografo - all' arrivo sul posto di lavoro. Era a poca distanza dalla buca delle lettere della sede Rai di Udine. Dopo averla aperta e aver scoperto il contenuto ha chiamato le forze dell'ordine. Del caso si sta occupando la Polizia con la Digos della Questura di Udine che ha ascoltato Taormina in giornata. Lo scenario e' quello di un'intimidazione legata alla criminalita' organizzata che potrebbe essere legata all'attivita' di giornalista. Gli investigatori approfondiscono in particolare possibili risvolti collegati a una recente intervista fatta da Taormina a un pentito di 'ndrangheta. Non si esclude pero' neppure un episodio legato alla criminalita' comune. All'interno della busta era stata allegata anche una foto scattata a Palmanova in occasione di una fiaccolata per la morte di Alice, la sedicenne friulana deceduta a ottobre nei bagni della stazione ferroviaria di Udine a causa di un'overdose. Tra le ipotesi al vaglio anche il gesto di un mitomane o ipotesi non legate all'attivita' professionale.