De Raho in Argentina: "Vogliamo dare risposta forte alle mafie, attenzione verso borghesia 'ndranghetista"

cafieroderaho500 nuovaIl contrasto al fenomeno mafioso e ai traffici illeciti fra Europa e America latina ha una storia lunga, "ma la novita' ora e' che ci stiamo ulteriormente organizzando affinche' vi sia una forte risposta, frutto non solo del lavoro di polizie e magistrati, ma di uno sforzo comune fra magistratura e classe politica". Lo ha dichiarato all'ANSA il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, a conclusione del 1/o Seminario Antimafia Italo-argentino. Inaugurato il 25 marzo a Buenos Aires dal presidente argentino Mauricio Macri, al seminario sono intervenuti, oltre a De Raho, anche i procuratori nazionali antimafia supplenti, Elisabetta Pugliese, Antonino Di Matteo, Michele Del Prete e Cesare Sirignano. Salutando i magistrati nella sua residenza, l'ambasciatore d'Italia a Buenos Aires, Giuseppe Manzo, li ha definiti "ambasciatori della legalita'", che "avete portato qui un messaggio di grandissimo impegno ed ottimismo, facendo capire che con questi due elementi, i risultati si ottengono". Oggi, ha spiegato De Raho, "il volto maggiormente visibile del fenomeno mafioso a livello internazionale e' senza dubbio quello della 'ndrangheta, che dalla Calabria si e' estesa via via in tutta l'Europa, raggiungendo nel continente americano il Canada', e contando una presenza propria in praticamente tutti i Paesi latinoamericani produttori e preparatori di stupefacenti, ed in particolare di cocaina". Col passare del tempo, ha ancora detto, "la 'ndrangheta e' cresciuta ed ha dimostrato grande capacita' di adattamento alle situazioni, e di cambiamento del proprio assetto organizzativo per permettere alla droga inviata dal Sudamerica di arrivare nei punti dove ritiene sia piu' facile il suo ingresso in Europa". "Non si deve pensare - ha poi avvertito - che la 'ndrangheta intervenga ancora utilizzando il vecchio prototipo di mafioso. Oggi questo avviene attraverso professionisti, commercialisti, avvocati, sia in Italia, ma anche negli altri Paesi in cui e' radicata. Si tratta di gente pienamente stimata negli ambienti in cui opera. E' la nuova borghesia 'ndranghetista, quella parte colta, laureata della 'ndrangheta, che finisce per apparire invisibile e consentire il totale inquinamento dell'economia non solo italiana, ma anche europea".

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"E' anche questo - ha concluso - che ha permesso di scoprire la recente 'Operazione Pollino' grazie a cui sono state arrestate 90 persone in Europa e in Sud America". Mentre De Raho pronunciava queste parole, nel vicino Uruguay i media annunciavano una buona notizia per gli sforzi del 'pool' antimafia italiano: la sentenza con cui la Corte penale d'Appello di Montevideo ha confermato la decisione di estradare in Italia Rocco Morabito, boss della 'ndrangheta arrestato nel 2017 a Montevideo dopo 23 anni di latitanza.