"Siamo stati in silenzio per tanto tempo nonostante l'onta mediatica di comunicati risibili e deliranti. Consapevoli che bisognava avere pazienza. I calunniatori non vivono a lungo, e il tempo è galantuomo. A questo abbiamo creduto. È così è stato. La verità non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso la volontà dei lavoratori che hanno inequivocabilmente scelto, con la democrazia dei numeri espressa con il voto per il rinnovo della RSU, rappresentanze sindacali unitarie, nella società Sorical, con chi stare e soprattutto decidere quale strada percorrere per il futuro". E' quanto si legge in una nota della Femca Cisl.
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"Sicuramente non stare con chi per mesi ha mistificato la realtà dei fatti. Non con quei manipolatori, che per troppo tempo, in sfregio alle più basilari regole della convivenza civile, hanno perpetrato attraverso la falsa propaganda informativa, la violenza e l'inganno confondendo la libertà della parola con il diritto alla prepotenza e alle offese personali. Il risultato del percorso elettorale è una risposta di consenso forte dei lavoratori Sorical, nei confronti dell'organizzazione sindacale FEMCA Cisl, che da sempre ha sostenuto, rivendicato l'esercizio della democrazia partecipativa dei lavoratori a qualsiasi livello, quale processo indissolubile e necessario per rafforzare e consolidare l'azione di rappresentanza in azienda. Oggi più che mai, a maggior ragione, esigenza prioritaria, anche e soprattutto in considerazione delle tante problematiche da affrontare sul futuro aziendale, spesso bersaglio costante di attacchi strumentali e pretestuosi, che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti. Avevamo chiesto, alle altre organizzazioni sindacali, di avviare unitariamente la procedura per il rinnovo della RSU in Sorical decaduta nel mese di novembre 2018. Per tutta risposta ci è stato detto che, a causa di pesantissimi condizionamenti ambientali da parte aziendale, non c'erano le condizioni per consentire ai lavoratori di scegliersi democraticamente i propri rappresentanti sindacali, e di far svolgere loro il ruolo. Che sarebbe stato opportuno nominare le RSA, rappresentanze sindacali aziendali, che, è bene ricordarlo, sono espressione solo e soltanto delle segreterie regionali. Posizione che per la nostra storia e identità di sindacato libero e democratico non potevano accettare. Avremmo tradito noi stessi e la storia della nostra CISL, cedendo a subdoli ricatti di pseudo dirigenti sindacali, animati solo da interessi e obiettivi personali. Ma soprattutto avremmo tradito, e questo non ce lo saremmo potuto mai permettere, la fiducia di chi ha sempre creduto in noi. Per tali ragioni abbiamo avviato da soli la procedura di rinnovo della RSU confidando nel senso di responsabilità, nella capacità di giudizio e nel senso di rispetto da parte dei lavoratori, di quei valori e principi essenziali, che non debbono mai venire meno. Il risultato non lascia dubbio alcuno. E' stata eletta democraticamente la RSU, che è operativa a tutti gli effetti di legge e nel rispetto delle regole e degli accordi interconfederali sottoscritti, avendo abbondantemente superato il quorum previsto per la validità del percorso elettorale. Ci rammarica il fatto che organizzazioni sindacali con una cultura e una storia sindacale consolidata attraverso battaglie al fianco dei lavoratori, oggi siano rappresentate da chi le sta utilizzando, mortificandone la stessa storia e cultura, per fini e obiettivi che si stanno sciaguratamente perseguendo solo e soltanto per gli interessi di qualcuno, che a tutto pensa tranne che ai colleghi. Ci sentiamo di rivolgere un sentito ringraziamento a chi ci ha sostenuto in questi difficili momenti, soprattutto quei lavoratori che hanno esercito il loro diritto di voto, non facendoci mai sentire soli e non facendoci mai mancare l'importantissimo e sostanziale sostegno che ci ha consentito di ottenere, tutti insieme, un grande risultato di democrazia e di rispetto delle regole della convivenza civile, che altri hanno dimostrato invece di ignorare".