Call center, lavoratori System House a rischio licenziamento. Serao (Fistel Cisl): “In Calabria situazione delicata”

Ancora centinaia di lavoratori a rischio nei call center. Stavolta i dipendenti che potrebbero perdere il posto di lavoro sono i circa 600 di System House che operano nella commessa di Poste Italiane tra Reggio Calabria, Napoli, Crotone e Roma. Rischiano il licenziamento dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l'assegnazione dell'appalto alla societa' e ha ordinato di rifare la gara. "Sulla vicenda - afferma Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl - intervenga il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Se non si trova a breve una soluzione, diventera' ancora piu' grave la situazione in Calabria, gia' compressa da centinaia di licenziamenti, e saranno insostenibili le realta' di Napoli e Roma che vivono una drammatica crisi occupazionale".

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Intanto "in tutta questa assurda vicenda - prosegue il sindacalista -, nonostante la richiesta di incontro al Mise avanzata il 9 gennaio, il governo tace. Non si capisce poi a chi sia stata affidata la gestione delle vertenze al Ministero, fino a quale mese fa in capo a Giampietro Castano. Mi domando se ancora esista visto che nessuno si preoccupa del destino di centinaia di lavoratori". In queste settimane, aggiunge il sindacalista, "si incrociano incontri tra Poste e outsourcer in campo per la gestione dell'appalto senza che venga data un'informativa al sindacato. Eppure da un giorno all'altro potrebbe scoppiare una bomba sociale che interessa 600 famiglia italiane". In assenza di risposte il sindacato "organizzera',incontri con le istituzioni regionali e organizzera' presidi davanti alla prefetture a garanzia dell'occupazione".