Le mani della ‘ndrangheta sull’Asti Calcio: la Figc deferisce gli ex presidenti

Non c'e' soltanto la giustizia penale a colpire gli ex vertici dell'Asti Calcio Football Club, squadra che - secondo la Dda di Torino - e' stata infiltrata da alcuni esponenti della locale 'Ndrangheta di Asti. A fine dicembre la procura federale della Figc ha deferito al Tribunale federale territoriale del Piemonte e della Valle d'Aosta due ex presidenti, l'ex socio di maggioranza Isidoro Dondi e l'amministratore unico Giovanni Catarisano, insieme al fratello di quest'ultimo, l'ex amministratore delegato e vicepresidente Domenico Catarisano. Il procedimento disciplinare ruota intorno al fallimento della societa' decretato il 6 luglio 2017 dal tribunale astigiano. La procura federale Figc, guidata dal prefetto Giuseppe Pecoraro, contesta la "cattiva gestione economica-finanziaria acuita dall'omissivo comportamento dei soci che hanno abbandonato la societa' al suo destino".

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Per questa vicenda l'ex presidente Gherlone ha patteggiato, mentre per i tre deferiti si attende la fissazione del tribunale sportivo. In passato l'ex presidente Gherlone e Giovanni Catarisano erano stati deferiti per non aver pagato allenatori e calciatori della squadra che militava nel campionato Promozione. Nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Torino chiamata 'Barbarossa' i due Catarisano, insieme al padre Giuseppe, sono considerati esponenti della locale di 'Ndrangheta di Asti. Gherlone invece e' indagato di concorso esterno in associazione mafiosa. Da fonti investigative si apprende che la procura federale ha aperto un procedimento anche sull'infiltrazione mafiosa.