Sissy Trovato Mazza, istituita commissione d’inchiesta interna al Dap

sissy trovato mazza "Per la prima volta dall'inizio di questa tragica storia, il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Francesco Basentini ha avviato formalmente una serie di accertamenti interni, autorizzati dal pubblico ministero come previsto nei casi di indagini in corso, per la verifica e l'approfondimento delle segnalazioni e delle denunce che Sissy aveva fatto e di altre questioni di natura amministrativa". Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, in una dichiarazione ai quotidiani locali, sulle vicenda di Sissy Trovato Mazza, l'agente penitenziaria di origini calabresi in servizio nel carcere femminile veneziano della Giudecca, morta il 12 gennaio dopo due anni di agonia in seguito ad un colpo di pistola partito dalla sua arma di ordinanza. Ferraresi annuncia in particolare l'istituzione di una commissione ispettiva all'interno del Dap, "che ci aspettiamo arrivi a conclusione nel piu' breve tempo possibile - precisa - ma comunque entro il mese di febbraio. E' stata istituita da qualche giorno, una volta ricevuta l'autorizzazione dalla Procura. Ha tutti i poteri delle commissioni di indagine, comprese le richieste di documentazione e l'attivita' ispettiva. I componenti possono fare quello che ritengono opportuno e riferiscono direttamente al capo del Dipartimento", conclude. Il sostituto procuratore della repubblica di Venezia Elisabetta Spigarelli ha aperto un fascicolo d'indagine contro ignoti, per induzione al suicidio. Il padre aveva recentemente rinvenuto una lettera in cui Sissy denunciava di aver saputo di "fatti molto gravi" avvenuti all'interno del carcere.

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Il Sindacato Polizia Penitenziaria condivide la scelta del sottosegretario alla giustizia Vittorio Ferraresi di istituire una commissione d'inchiesta interna al Dap "che supporti le istanze di giustizia e verita' piu' volte avanzate dai familiari e dal sindacato" in merito alla vicenda di Sissy Trovato Mazza, l'agente penitenziaria di origini calabresi in servizio nel carcere femminile veneziano della Giudecca, morta il 12 gennaio dopo due anni di agonia in seguito ad un colpo di pistola partito dalla sua arma di ordinanza. Lo dichiara il presidente Alessandro De Pasquale che, insieme ad un altro sindacato, il Sinappe, ha piu' volte chiesto di far luce su questo caso "ancora pieno di lati oscuri". "L'agente Sissy - afferma De Pasquale - che ho conosciuto personalmente, e' stata raggiunta da un colpo di pistola nel 2016, mentre si trovava in servizio presso l'ospedale civile di Venezia, in circostanze ancora tutte da chiarire e, dopo due anni di coma, e' morta portando con se la verita'; il nostro sindacato accoglie favorevolmente la decisione di Ferraresi di dare ulteriori speranze a chi non crede all'ipotesi del suicidio di una ragazza che amava la vita". Se fosse accertata l'ipotesi di omicidio, continua, "allora, per i tanti punti oscuri da accertare, ci troveremmo in presenza di un assassino apparentemente molto abile a far perdere le sue tracce e cio' lascia presupporre che potrebbe essere una persona esperta". "E' compito delle istituzioni fare luce sulla tragedia - conclude De Pasquale - auspico che questo caso non si trasformi in un altro mistero italiano".