Centri Storici: la proposta di legge regionale di “Prima che tutto crolli” verso l'approvazione in Commissione Ambiente

La proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la rinascita dei centri storici calabresi, elaborata e promossa da "Prima che tutto crolli - Associazioni insieme per i Centri Storici", sembra avere imboccato la dirittura d'arrivo, quanto meno in commissione. L'assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Calabria, prof. Franco Rossi, ha presentato infatti, d'intesa con "Prima che tutto crolli", un emendamento che consentirà di sbloccare i lavori della quarta commissione "Ambiente e Territorio" presieduta da Domenico Bevacqua, di ultimare l'esame di merito in tempi brevi e di licenziare il testo per l'aula.

"Prima che tutto crolli" esprime soddisfazione per l'iniziativa dell'assessore Rossi e auspica l'immediata approvazione della proposta in Commissione e un'altrettanto rapida discussione e approvazione da parte del Consiglio Regionale affinché la legge trovi piena operatività entro il termine della legislatura.

L'emendamento Rossi si articola in due punti che inquadrano strategicamente la legge e ne riassumono i caratteri funzionali. Nel preambolo concordato con le associazioni promotrici dell'iniziativa popolare si evidenzia la collocazione della legge nell'ambito della strategia europea "per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva". In questa ottica la conservazione dei centri storici e dei borghi si basa su nuovi criteri di qualità e di misura: la città è ripensata mettendo al centro i cittadini. "La legge assume la connotazione di laboratorio per lo sviluppo di politiche urbane innovative, focalizzate sui temi inerenti la vivibilità del patrimonio e degli ambiti urbani storici".

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Il progetto di legge n. 273, recante "Norme in materia di valorizzazione dei centri storici calabresi nonché in materia ambientale" è stato depositato a Palazzo Campanella nel settembre 2017. Il testo, adottato da oltre 50 consigli comunali[1] in rappresentanza di 325 mila cittadini calabresi, è stato elaborato da un gruppo di associazioni cosentine: "Calabriattiva", "COS.S.A - Cosenza Storica Attiva", "G. Dossetti - Per una nuova etica pubblica", "Pensiero Laico" e "Rinascimento Meridionale", che si sono costituite in "Prima che tutto crolli - Associazioni insieme per i Centri Storici".

[1] Aieta, Altilia, Altomonte, Aprigliano, Belsito, Belvedere Marittimo, Bova, Brancaleone, Buonvicino, Cardinale, Carlopoli, Cassano all'Ionio, Castiglione Cosentino, Celico, Cerisano, Chiaravalle Centrale, Civita, Cleto, Conflenti, Dipignano, Drapia, Falerna, Filadelfia, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Gizzeria, Grimaldi, Maierà, Malito, Martirano Lombardo, Mendicino, Montalto Uffugo, Monterosso Calabro, Morano Calabro, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Papasidero, Parenti, Parghelia, Paterno Calabro, Rogliano, Rossano, Rovito, San Mango d'Aquino, San Benedetto Ullano, San Marco Argentano, Santa Severina, Santo Stefano di Rogliano, Saracena, Scalea, Soriano Calabro, Spadola, Spezzano della Sila, Spilinga, Torre Ruggiero, Trebisacce, Verbicaro, Villapiana, Zungri.