"Chiariremo davanti al Gip la posizione del mio assistito, nessuna malafede nella violazione dei segreti d'ufficio, quella stava dall'altra parte". Sono le parole dell'avvocato Pasquale Lepiane, difensore di Giuseppe Carrello, impiegato della Procura di Monza, indagato e ai domiciliari per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento personale, nell'ambito della maxi inchiesta della Procura di Monza e della Dda di Milano su infiltrazioni dell'Ndrangheta nel mondo della politica e dell'imprenditoria in Brianza. Carrello, amico fraterno di Antonino Lugarà, l'imprenditore edile di Seregno arrestato ieri nell'ambito della medesima inchiesta, secondo l'avvocato Lepiane "siccome Lugarà aveva presentato un esposto contro il Comune di Seregno, pensava di fare un favore ad un amico, non sapendo che dietro ci fosse un'indagine di quella portata, pensando di dargli conto dell'esposto stesso". Poi l'avvocato ha aggiunto: "Quando ha controllato il numero di procedimento che l'imprenditore gli aveva dato, il mio assistito gli ha fatto notare di non aver trovato niente, ma altri nominativi, precisandogli che a lui non dicevano nulla". Infine Lepiane ha concluso "il favoreggiamento personale non ha fondamenti, è insussistente e si basa solo sulle dichiarazione di terzi". L'interrogatorio di garanzia di Giuseppe Carrello è previsto venerdì mattina.
--banner--