Vive libero nella 'capitale morale' e ha scontato la sua pena. Non è uno qualsiasi ma uno dei capi della 'Ndrangheta. Si tratta di Giuseppe Calabrò, detto 'u Dutturicchiu', per i suoi studi universitari. La sua liberazione è passata sotto silenzio. La politica ha taciuto perché lo ritiene innocuo? Per paura? Per vigliaccheria? Davi non demorde, ed è già sulle sue tracce. Online l'ultimo dei filmati del massmediologo italo svizzero.
Davi precedentemente ha raggiunto numerosi membri delle famiglie di 'Ndrangheta attualmente liberi in Italia: Nicola Bonavota, Paolo Rosario De Stefano, Davide Polimeni, Orazio De Stefano, Tommaso Anello, Antonio Piromalli, i Lo Bianco, i Mancuso, i Patania; da questi incontri, spesso tradottisi in aggressioni anche fisiche, sono scaturiti filmati che hanno conseguito numerosi premi e riconoscimenti.
Il filmato racconta la ricerca di Giuseppe Calabrò che, secondo le indagini, avrebbe anche progettato un attentato contro l'ex capo della Polizia, Vincenzo Parisi. Klaus Davi lo cerca per le strade e i quartieri della mala milanese. Il giornalista indaga nei luoghi frequentati dal boss. Arriva anche a un indirizzo di residenza che si rivela, però, falso. Individua il nipote, proprietario di una farmacia che, secondo le accuse di Ilda Boccassini, potrebbe essere stata acquistata con i guadagni illeciti dello zio. L'interessato però smentisce.
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La puntata dedicata al Dutturicchiu, anche soprannominato dai giornali 'il fantasma', è l'inizio di una serie di video-inchieste dedicate agli insediamenti della mafia calabrese nel capoluogo lombardo.
Sui vuoti informativi riguardanti l'organizzazione criminale più potente al mondo è intervenuto nei giorni scorsi, con un'interrogazione parlamentare, Vinicio Peluffo del Partito Democratico. "La programmazione sul tema 'Ndrangheta non è assolutamente adeguata al fenomeno" ha scritto tra le altre corse l'esponente Dem.
"L'ennesima scomoda e meritoria inchiesta di Klaus Davi sulla liberazione del boss della 'ndrangheta Giuseppe Calabrò dimostra come la legislazione italiana per colpire i clan sia completamente lacunosa e insufficiente. E' passata sotto silenzio la notizia che il big della mafia calabrese residente a Milano non solo circoli libero per le strade della 'capitale morale', ma, secondo le inchieste di Ilda Boccassini, con i suoi soldi ricavati dalla droga e dal traffico d'armi sarebbero state acquistate farmacie nel pieno centro cittadino". Lo dichiara il senatore del M5S e membro della Commissione parlamentare Antimafia, Mario Michele Giarrusso. "Insomma - aggiunge - le leggi dello Stato italiano gli consentono di circolare libero di fare business in un settore delicato come quello della sanità. Mi domando, ma cosa fa il governo? Cosa ha da dire il Pd in merito a questo fatto scandaloso?". Giarrusso ha annunciato un'interrogazione parlamentare in merito: "Secondo l'inchiesta di Davi, sarebbero almeno otto i big boss della 'ndrangheta in circolazione a Milano. Un dato del quale non sembra essersi accorto il sindaco di Milano, che straparla di una capitale morale e ignora l'offensiva della mafia nella sua città nella quale solo pochi giorno fa si sono verificate sparatorie con feriti".
VIDEO QUI (https://www.youtube.com/watch?v=uaagDkz6JPY)