Il M5S: “Enel spenga la centrale a biomasse del Mercure”

"Enel spenga e smantelli la centrale del Mercure, un impianto a biomasse, illegale e insostenibile per ambiente e salute, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata". Lo chiedono i deputati del M5S a margine del Convegno "La centrale del Mercure, lo sporco affare dell'Enel", tenutosi oggi alla Camera. "Già bocciata da Consiglio di Stato e Tar di Catanzaro, la terza autorizzazione per far ripartire la centrale è stata concessa all'Enel nel 2015 grazie al parere positivo del Consiglio dei Ministri. Abbiamo più volte interrogato il Governo chiedendo un accesso agli atti per poter verificare l'iter autorizzativo ma ci è stato sempre negato - dichiara Paolo Parentela, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura - Uno scempio nei confronti di un'area di pregio naturalistico dove si trovano anche eccellenze agroalimentari Dop e Igp come la melanzana rossa e i fagioli bianchi".

 

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"La centrale del Mercure è un esempio di come sotto il cappello delle bioenergie sono state portate avanti iniziative speculative, cioè solo per ricevere gli incentivi - afferma Davide Crippa, portavoce 5stelle in Commissione Attività Produttive - Come previsto dal primo punto del nostro Programma energetico, la filiera energetica deve essere ridimensionata, sostenibile in termini di costi e benefici e calcolando anche quante emissioni di CO2 produce, trasporto delle biomasse compreso, insieme con gli altri costi ambientali, sanitari e sociali connessi".