Un impegno concreto in favore dei Centri Antiviolenza e trasparenza nell'utilizzo dei fondi a loro destinati da parte delle Regioni: è questo il messaggio che ActionAid ribadisce in occasione della manifestazione contro la violenza sulle donne, indetta per domani dalla Regione Calabria.
ActionAid evidenzia come permanga una generale mancanza di trasparenza sull'uso dei fondi stanziati per il biennio 2013-2014 dalla Legge 119/2013, per finanziare interventi e servizi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne su tutto il territorio italiano. Questo ha contribuito, in parte, a ritardare l'erogazione delle risorse previste a livello nazionale per il 2015/2016 che, secondo recenti dichiarazioni della Ministra Maria Elena Boschi, dovrebbero essere ripartite in ottobre.
Nel 2015, ActionAid ha lanciato la piattaforma "Donne che contano", con l'obiettivo di monitorare e rendere facilmente accessibili - tramite open data, infografiche e mappe interattive - le informazioni sull'utilizzo delle risorse pubbliche destinate a contrastare la violenza sulle donne, promuovendo un'azione di trasparenza nell'assegnazione e nella gestione dei fondi.
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Ciò che è emerso dalla piattaforma è la disomogeneità delle scelte adottate dalle varie Amministrazioni regionali. Alcune, infatti, hanno prediletto i finanziamenti a favore dei Centri antiviolenza, erogando fondi più cospicui rispetto a quanto previsto dall'Intesa Stato-Regioni, che prevedeva circa 6000 euro per ogni Centro e circa 7000 euro per ogni Casa Rifugio. Altre Amministrazioni, invece, non hanno ancora erogato risorse, mettendo fortemente a rischio la sopravvivenza dei Centri stessi. Queste profonde differenze potrebbero avere conseguenze rilevanti in termini di disparità territoriali nell'assicurare Centri antiviolenza adeguati in numero e qualità sul territorio italiano.
La Calabria ha erogato con estremo ritardo i 435.294,43 euro destinati ai Centri Antiviolenza e alle Case rifugio della Regione: la delibera sul riparto dei fondi risale infatti al luglio 2015, mentre la scadenza era prevista per la fine del 2014. Si segnala, inoltre, che la lista dei Centri attivi sul territorio calabrese non risulta aggiornata poiché almeno un Centro operativo di Reggio Calabria è stato escluso dai finanziamenti fino ad ora erogati.
Secondo ActionAid, è dunque importante fare chiarezza su come siano stati spesi i fondi fino ad oggi allocati in tutte le Regioni e sui loro destinatari; occorre assicurare trasparenza e un'erogazione rapida dei futuri fondi da parte del Governo e delle Regioni, garantendo che le risorse siano destinate a strutture impegnate specificamente nella prevenzione e nel contrasto della violenza sulle donne nel territorio.
ActionAid ritiene inoltre che, per prevenire e arginare la violenza di genere, sia necessario partire dalle scuole: per questo, negli ultimi 4 anni si è impegnata nel portare in 3 scuole di Reggio Calabria e Messina il kit didattico "Nei panni dell'altra" che mira a superare gli stereotipi di genere, fin dalla scuola primaria. Questo percorso didattico offre spunti di lavoro e di riflessione utili a contrastare quei meccanismi che possono dare origine a fenomeni di bullismo o di violenza di genere, favorendo invece l'accettazione delle diversità e l'integrazione. Il percorso didattico prevede attività ludiche, momenti di riflessione collettiva e individuale, brevi sessioni di formazione frontale e la realizzazione di un elaborato creativo a fine percorso. Il gioco e la creatività sono gli strumenti principali, in quanto ritenuti essenziali per l'espressione personale e l'apprendimento nella fascia di età a cui è rivolto il laboratorio.
Secondo ActionAid, il contrasto alla violenza di genere si snoda dunque su varie strade: dal rafforzamento dell'azione dei Centri Antiviolenza - attraverso una loro precisa localizzazione sul territorio, una stima dei fondi necessari al loro funzionamento e la pubblicazione da parte delle Regioni dell'utilizzo dei finanziamenti – ad attività destinate a incidere sugli stereotipi di genere fin da bambini.