"E' vergognoso che in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, rispetto al "femminicidio", la Regione con a capo il suo Presidente Oliverio, non interviene con urgenza per elargire i quattrocentomila euro, inseriti nel bilancio regionale quasi un anno fa, per far sopravvivere i centri anti-violenza. Infatti, per tutti e tutte è risaputo che la violenza maschile non va in vacanza, semmai risulta un'emergenza sulla quale non si può calare l'attenzione in qualsiasi periodo dell'anno. Anche, se ci fosse una sola donna uccisa per mano maschile, quell'omicidio andrebbe prevenuto con un lavoro che solo i centri anti-violenza sono in grado di fare, grazie alla preparazione delle loro operatrici. Il mancato riparto dei fondi regionali è un fatto gravissimo che va denunciato e risolto a stretto giro di boa. Non è possibile più lasciar correre, perchè tale indifferenza va a colpire le cittadine e i cittadini calabresi, che ne hanno legittimo diritto, anche nel rispetto delle leggi in vigore. La violenza sulle donne è di drammatica attualità e, lottare contro essa non può ridursi solo ad una manifestazione, oppure con i drappi alle finestre delle istituzioni. Oltre alla mobilitazione sociale, è necessario che la Regione si faccia carico delle esigenze che i centri anti-violenza, che lavorano in modo incessante sui territori. Tagliare loro le risorse, significa lasciare nella solitudine e nel pericolo chi, invece va liberata dalle catene della violenza maschile". Lo afferma in una nota Maria Josè Caligiuri, Responsabile Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria.
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