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Presentato il “Festival del Teatro Popolare Città di Reggio Calabria”, Falcomatà: “Un assaggio di Feste Mariane che parte dalla nostra tradizione e da una cultura antica ma assolutamente attuale”

È il teatro in vernacolo il primo tassello rivelato del programma delle Feste mariane a Reggio Calabria. La sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di palazzo San Giorgio ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del “Festival del Teatro Popolare Città di Reggio Calabria”, organizzato dal Comune di Reggio Calabria, in collaborazione con la Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA).

Ad illustrare il cartellone degli eventi il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace e Giuseppe Minniti, tesoriere nazionale FITA. Presenti inoltre i rappresentanti delle compagnie che animeranno le serate che hanno presentato i loro spettacoli.

Il programma della rassegna, che si svolgerà alla Villa Comuanle Umberto I dal 9 al 13 settembre, prevede: Lunedì 9 agosto APS – Francesco Amendolea, Compagnia Teatrale Angela Barbaro “É asciuto pazzo ‘o parrocchiano – Nisciu pacciu u parrucu”, regia di Licia Ruffo. Martedì 10 agosto la Compagnia Teatrale San Paolo alla Rotonda con “L’Aria del Continente”, regia di Giuseppe D’Agostino. Mercoledì 11 agosto Piccola Compagnia del Teatro di Pellaro “A Finestra”, regia: PCT. Giovedì 12 agosto Blu Sky Cabaret “Ora facimu festa”, regia di Caterina Borrello e, infine, Venerdì 13 agosto Compagnia Teatrale La Quinta Essenza – Ortì “I niputi du Sindacu” per la regia di Giuseppe Lombardo.

«Un altro pezzo della bellissima collana di perle che è questa Estate Reggina – ha evidenziato Falcomatà – un altro tassello di una programmazione culturale ampia che vuole fare vivere la nostra città in tutte le stagioni. Le Feste mariane naturalmente hanno qualcosa in più per la nostra cultura e per tutto ciò che esse rappresentano come sentimento per i reggini. E quale può essere il modo migliore per festeggiare se non iniziare con questo assaggio di programmazione all’insegna della tradizione popolare e vernacolare di un teatro che da sempre ha fatto vivere i nostri luoghi e territori. Un teatro che ci ha fatto sorridere di noi stessi, dei nostri difetti, delle nostre caratteristiche, un tipo di teatro in cui ognuno si può rivedere perché nelle situazioni rappresentate ognuno si può immedesimare. Il teatro popolare fa parte della nostra cultura e per questo ringrazio le associazioni che portano avanti queste tradizioni e lo fanno con spirito di servizio e passione perché hanno la consapevolezza di essere testimoni di una tradizione che non si può perdere. Ringrazio per il suo impegno il vicesindaco Carmelo Versace che ha fatto in modo che oggi ci troviamo qui a presentare un cartellone che si svolgerà in un altro luogo del cuore, la villa comunale Giardini Umberto I».

«È un momento importante per l’Amministrazione comunale – ha chiarito Versace – era un pallino del sindaco quello di proporre una manifestazione come questa. Insieme a Fita siamo riusciti a proporre un cartellone di grande spessore che speriamo possa divertire i nostri concittadini, in una location importante come la Villa Umberto I, dal 9 al 13 settembre, dove ogni sera si esibirà una compagnia diversa. Un ringraziamento particolare mi sento di fare a Giuseppe Minniti che è stato il trait d’union tra l’Amministrazione e le compagnie teatrali. Il nostro augurio è che questa sia solo la prima edizione di un appuntamento che possa essere ripetuto nel tempo, magari nel periodo invernale, magari per creare un maggior coinvolgimento dei tanti giovani che non si sentono attratti dal mondo del teatro che, in termini di educazione invece, avrebbe tanto da dare a loro».

«È una esperienza che vogliamo fare – ha commentato Minniti – e che vuole fare la Federazione, considerando il grande interesse a far conoscere sul territorio le nostre attività. Ci teniamo in modo particolare: porteremo tutte le compagnie della nostra città perché l’operazione è molto più larga e comprende altri territori ma per questo evento abbiamo deciso di far recitare solo le compagnie della città».

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