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Palazzo di Giustizia, la maggioranza reggina incalza Nordio: “Iter già incanalato, il progetto si farà”

«Prendiamo atto, oggi, dell’interesse del Governo sull’iter ampiamente incanalato sul riavvio del cantiere del Palazzo di Giustizia, ma al ministro Carlo Nordio chiediamo di concentrarsi su un altro tema, non meno importante dell’opera stessa: la viabilità d’accesso al costruendo Tribunale».

E’ quanto affermano, in una nota stampa, i consiglieri comunali di maggioranza a Palazzo San Giorgio che avvertono: «Servono cospicui finanziamenti per realizzare opere di accesso ed uscita ad una struttura che, una volta completata, diventerà il centro operativo ed il cuore pulsante di tutta l’attività giudiziaria cittadina, richiamando a sé un notevole flusso di persone e traffico veicolare. Proprio per non congestionare un’area particolarmente sviluppata, dove troveranno sede anche tutti gli altri uffici comunali per adesso dislocati in vari punti della città, è bene che il Governo e lo stesso Guardasigilli predisponessero ogni attività utile a scongiurare rischi di questo tipo».

«Lo diciamo nell’interesse della città – sostengono – lontano da ogni tipo di “strumentalizzazione” politica, un “modus operandi” che non ci appartiene. Lo diciamo perché, quando il ministro Nordio, come annunciato, vorrà venire a Reggio, potrà visitare una città che non ha mai visto ed annunciare l’arrivo di finanziamenti fondamentali per assicurare una viabilità corretta, ordinata e sicura in quella che sarà una delle zona più frequentate del territorio».

«Infatti – spiegano dai banchi della maggioranza – il Palazzo di Giustizia si farà grazie a chi, il sindaco Giuseppe Falcomatà, ha scelto di creare ed assegnare una delega specifica alla realizzazione dell’opera. Solo da quel momento, quindi, si è potuta avviare un’interlocuzione con il Ministero per risolvere l’annosa questione del contenzioso con la vecchia ditta portando, di fatto, alla stipula della convenzione firmata dal facente funzioni, Paolo Brunetti, e dall’ex Guardasigilli, Marta Cartabia».

«Da allora – ricordano i consiglieri comunali – i rapporti con il Dicastero di via Arenula non sono mai venuti meno, tant’è che i tecnici dell’Unità tecnico-amministrativa (UTA) della Presidenza del Consiglio ministri stanno completando il progetto che, da previsioni, sarà pronto per la verifica ad aprile/maggio, andando a gara fra la fine di maggio e l’inizio di giugno così da far partire ufficialmente il cantiere entro la fine dell’anno».

L’iter, insomma, è incanalato alla perfezione e sta seguendo il protocollo avente ad oggetto “Finanziamento e completamento del Palazzo di Giustizia”. «Per questo – continua la nota – riteniamo superfluo qualsiasi altro intervento politico, se non orientato a realizzare qualcosa di veramente significativo e concreto».

Che il cantiere ripartirà a breve, infatti, è cosa nota ai più: «L’attività è stata avviata da tempo ed è stata una scelta precisa dell’amministrazione comunale incanalare un dialogo fattivo con il Ministero della Giustizia che, a sua volta, ha stipulato una convenzione con l’Unità tecnico-amministrativa (UTA) della Presidenza del Consiglio ministri, facendo nascere una nuova Stazione Appaltante incaricata ad espletare le gare d’appalto necessarie all’affidamento dei servizi tecnici e delle opere necessarie a realizzare il nuovo Tribunale”».

«Parallelamente – prosegue la maggioranza di Palazzo San Giorgio – il Consiglio comunale, dopo i vari frazionamenti, ha approvato la costituzione del diritto di superficie in favore dello Stato. I nostri uffici ed il consigliere comunale delegato, Carmelo Romeo, stanno costantemente fornendo il supporto necessario ai tecnici dell’Uta, tanto da aver ottenuto anche l’aumento della dotazione finanziaria prevista per l’opera, inizialmente fissata a 36 milioni di euro».

«Insomma – concludono i consiglieri – che ci si interessi di un’attività ampiamente avviata non può che fare piacere, ma sarebbe anche meglio rivolgere la propria attenzione su altre ed importanti questioni che possono rappresentare la classica ciliegina sulla torta su un lavoro che porterà sicuri benefici all’intera comunità».

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