In una tarda serata di fine agosto si è tenuta la presentazione de “La Baia della Magna Graecia” a Mirto-Crosia. Il sobrio giardino del lido “Le Dune”, sul lungomare cittadino, ha ospitato la kermesse.
Il tavolo di presidenza ha visto la partecipazione del Primo Cittadino crosiota, di una Progettista territoriale in seno al Comune di Crotone e dell’Autore. Il tutto sotto l’egida moderatrice del Direttore di I&C.
Un uditorio attento e coinvolto. Il pubbblico ha interagito durante la manifestazione sviluppando inteventi accordati. A magine del dibattito, poi, e che, si è intrattenuto con l’Autore per approfondire le tematiche analizzate durante l’incontro.
Chiara la posizione del Sindaco, Antonio Russo, che ha confermato la sua ferma adesione all’idea progettuale. Convintamente, ha aperto al dialogo costruttivo ed alla collaborazione istituzionale con il Comitato, suffragandone e sostenendone le tesi. Ha, altresì, posto l’accento sulla necessità di pianificare percorsi comuni e condivisi con le Comunità componenti il PSA (Piano strutturale associato) della Sibaritide.
Spiccatamente tecnico e pregno di argomentazioni l’intervento di Giovanna Pace. Dall’alto della suo ruolo di funzionario e progettista territoriale ha rimarcato la necessità di fare rete tra affini contesti territoriali, sfruttando i bandi europei volti alla cooperazione ed all’interdipendenza degli ambiti omogenei.
Le conclusioni sono state affidate a Domenico Mazza. L’autore ha fatto sintesi delle tante tematiche trattate durante la manifestazione. Ha rimarcato la necessità di imbastire processi d’equità territoriale per mettere in condizione l’Arco Jonico di concorrere alla pari con gli altri contesti regionali. La Calabria, per candidarsi ad essere il nucleo principale della futura macroregione euro-mediterranea, dovrà ridurre le sperequazioni tra gli ambiti sub-regionali. Ancora, ha dettagliato il processo di evoluzione amministrativa della fusione tra gli estinti Comuni di Corigliano e Rossano con la rimodulazione di un rinnovato ambiente provinciale (a saldo zero per lo Stato), coordinato e diretto da un doppio Capoluogo: Crotone a sud, Corigliano-Rossano a nord. La creazione di una zona omogenea territoriale da Capo Rizzuto ai confini lucani, quindi, come naturale evoluzione al processo di sintesi amministrativa delle due ex Città sibarite e rilancio della Città di Pitagora.
Il Direttore di I&C, Matteo Lauria, moderando il dibattito, ha puntualizzato la necessità di sganciare l’ambito jonico dal cappio centralista che soffoca lo soffoca. Tale condizione ha prodotto nel tempo diseconomie al territorio jonico, inibendone crescita ed emancipazione. Inoltre, ha puntualizzato sulla creazione di un’area metropolitana interregionale del Golfo di Taranto, moderna e policentrica.
La regia tecnica è stata coordinata da Eugenio Forciniti, responsabile de Il Pittulo blog. Il blogger, a margine del dibattito, ha intervistato diversi partecipanti, raccogliendo spunti di riflessione estremamante interessanti.
Fra i tanti inteventi, particolarmente dettagliato quello della Dirigente scolastica, Rachele Donnici. Costei si è soffermata sulla funzione educativa. La scuola — ha sostenuto — dovrà ritornare a recitare un ruolo di primo piano per contrastare il dilagante fenomeno dell’esodo demografico. Elevare l’offerta e la qualità del lavoro — ha incalzato — potrà essere l’unico deterrente alla fuga di cervelli che negli ultimi 20 anni hanno arricchito altri contesti territoriali.
Cresce, pertanto, la consapevolezza nella Istituzioni. Soprattutto, si registra interesse e partecipazione da parte della società civile. Quest’ultima apprezza, condivide e sottoscrive la bontà di un progetto rivoluzionario che dettaglia un orizzonte di crescita e prosperità per tutto il vasto contesto dell’Arco Jonico.
I prossimi appuntamenti pubblici sono previsti a Marina di Sibari, Policoro, Cirò Marina e Cutro. Il Comitato invita Popolazioni ed Istituzioni coinvolte a presenziare ai previsti incontri.