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I Templari Federiciani della Calabria sulla Festa del Lavoro: “Quando avremo finito di lavorare sui diritti umani potremo festeggiare Primo Maggio”

“L’ultimo sconvolgente episodio di umiliazione perpetrata dalla direttrice di un supermercato Conad di Pescara nei confronti delle sue dipendenti, manifesta, purtroppo, una tendenza della società odierna a sconvolgere l’ordine fondamentale della priorità del rispetto della dignità umana sul capitale”. È quanto dichiarato in una nota diffusa dal Gran Priore dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta.

“Da qui, l’urgente necessità di una coalizione globale affinché al mondo finanziario e produttivo sia chiaro che un ordine più umano conta più di ogni progresso economico. Nessun affronto alla dignità umana può essere ignorato, perché è proprio, nel rispetto dei diritti umani, che risiede anche il segreto della pace; quando invece questi sono ignorati o disprezzati, allora vengono inevitabilmente seminati i germi dell’instabilità, della ribellione, della guerra. Ogni loro violazione contiene in sé i bacilli di un possibile conflitto. Se ogni diritto umano fosse rispettato, qualunque ne sia la sorgente, la forma di fatto assunta, il luogo dove accade, come potrebbe esservi guerra. Solo quando avremo portato a termine il nostro lavoro, ossia quello rivolto ad inglobare una cultura dei diritti umani nel patrimonio dell’umanità, potremo affacciarci con fiducia all’alba di un Primo Maggio”, conclude.

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