L’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso guarda con favore e interesse alla proposta avanzata dall’Associazione “La Terra di Piero” per realizzare nell’area compresa tra l’Autostazione e il Viale Parco, nelle immediate adiacenze dell’Istituto Alberghiero “Mancini”, un Parco interamente dedicato allo Sport per tutti e totalmente accessibile alle persone disabili. “La Terra di Piero” ha scelto già la denominazione. Sarà il Parco Faber, dedicato a Fabrizio De Andrè, il cantore degli ultimi. La proposta dell’Associazione è stata illustrata davanti alla commissione consiliare urbanistica presieduta dal consigliere comunale Francesco Turco. All’incontro ha preso parte il Presidente dell’Associazione, Sergio Crocco. E’ stata sottolineata l’opera meritoria de “La Terra di Piero”, notoriamente orientata verso il sociale e molto spesso svolta in affiancamento o in collaborazione con le istituzioni pubbliche. Nelle intenzioni della “Terra di Piero” c’è ora l’obiettivo di riqualificare il Parco attiguo all’Istituto alberghiero “Mancini” per sottrarlo al degrado nel quale è stato lasciato. Trattandosi di area abbandonata, il Comune ne favorisce il processo di riqualificazione. Infatti, un presidio attivo nelle zone abbandonate rende vivi i quartieri e limita le condizioni di degrado. Dall’incontro è emersa la volontà di utilizzare lo spazio e riqualificarlo per lanciare un segnale di grande civiltà, in sintonia con la mission della Terra di Piero che riguarda la disabilità.
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“Abbiamo pensato – ha sottolineato Sergio Crocco – di realizzare in quello spazio un parco giochi, ma soprattutto un parco dello sport accessibile alle persone con disabilità. Non tutte le disabilità consentono di praticare tutti gli sport, ma ogni persona disabile ha un ventaglio di discipline sportive che può praticare. Oggi in carrozzina si può addirittura praticare anche lo skateboard. Stiamo pensando inoltre di mettere su una piccola squadra che possa competere anche nei campionati nazionali nelle più diverse discipline, come, ad esempio, nel baskin, che è il basket integrato”. Nelle intenzioni dell’Associazione c’è l’obiettivo di utilizzare tutto lo spazio, che è molto grande, sia come Parco dello Sport, ma anche per realizzare il secondo Parco dei Nonni dell’area urbana ed anche un piccolo sgambatoio per i cani, dotato, ove possibile, anche di una piccola piscina. “Se riusciamo a realizzare degli obiettivi – ha aggiunto Sergio Crocco – è perché abbiamo una città che ci vuole bene. Vorremmo costruire un’altra piccola oasi di civiltà, dando alle persone che non hanno mai potuto praticare uno sport, la possibilità di farlo, anche a livello agonistico”.
La Commissione urbanistica, presieduta da Francesco Turco, ha espresso apprezzamento e si è resa disponibile a supportare le iniziative dell’Associazione “La Terra di Piero”. Il progetto, per quanto ambizioso, realizzerebbe un’inclusione concreta sulla scorta di quanto è stato già fatto con il Parco Romeo dove non solo i bambini con disabilità, ma anche i normodotati possono giocare insieme. In particolare, dalla commissione è, altresì, venuta la proposta di presentare l’idea progettuale del parco inclusivo per lo sport accedendo ai finanziamenti del PNRR, oppure, in alternativa, quella di attivare, ove possibile, un patto di collaborazione. Il Parco Faber potrebbe diventare realtà e riflettere quel che De Andrè, dando voce agli ultimi, andava ripetendo nelle sue canzoni, dando ai meno fortunati la possibilità di uscire dall’invisibilità e di riacquistare la propria dignità.