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“Coltura biologica e produzioni a km zero. Supporto delle economie locali per contrastare la desertificazione e l’abbandono delle aree rurali”: il 14 settembre convegno a Bisignano

“Coltura biologica e produzioni a km zero. Supporto delle economie locali per contrastare la desertificazione e l’abbandono delle aree rurali “.
Questo il significativo titolo del convegno che si terrà domani domenica  14 settembre 2025 presso il Casale Fasanella , Soverano – Bisignano –   a partire dalle ore 11:00, promosso dall’ associazione F.A.A.S. in collaborazione con l’assessorato all’agricoltura del Comune di Bisignano. Si tratta di un appuntamento tanto atteso che si colloca all’interno della tradizionale fiera agricola di Soverano .  Allo stesso parteciperanno un folto e qualificato gruppo di relatori, che faranno il punto sulla vendita diretta e filiere corte , che riducono il trasporto , e valorizzano la freschezza delle tradizioni locali, creando un legame più forte tra produttori e consumatori e un’ economia più resiliente e sostenibile . Tra i protagonisti dell’ incontro Francesco Chiaravalle, Assessore all’agricoltura del Comune di Bisignano ; Luca Pignataro, Presidente Cia Nord; Franco Aceto , Presidente Coldiretti Regione Calabria; Pierfranco Costa, Direttore Gal Valle del Crati ; Paola Granata, Presidente Confagricoltura ; Rosario Migliuri , Presidente  Associazione F.A.A.S. ; Daniele Atanasio Sisca ,Sindaco di Santa Sofia d’Epiro; e, ospite d’eccezione, Gianluca Gallo Assessore Agricoltura Regione Calabria . Coordina i lavori Massimo Maneggio, Giornalista . Il convegno spiega – Francesco Chiaravalle  – oltre ad essere una grandiosa opportunità di confronto,   da la possibilità di conoscere da vicino la tradizionale e storica fiera agricola di Soverano . Da qui la necessità di puntare sui prodotti biologici e a km zero , produzioni locali, che valorizzano e promuovono  i prodotti   del nostro territorio oltre confine . Un lavoro di squadra in sinergia con le Istituzioni per rispondere alle esigenze dei produttori, atte a rimodellare le esigenze future .Cultura, storia, territorio, sono elementi distintivi della nostra identità agroalimentare, oltre ad essere  componenti essenziali della nostra economia. In un momento storico così complesso è fondamentale riaffermare il loro valore profondo,  su una comunicazione trasparente e responsabile. Sostenere un modello produttivo che sappia  coniugare tradizione e innovazione, valorizzando i territori e le denominazioni. – Conclude Chiaravalle
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