“L’agricoltura è un settore vitale per la Calabria, contribuendo non solo alla crescita economica regionale, ma anche alla tutela del territorio e delle tradizioni. Ogni euro investito nel settore agricolo genera un ritorno di quattro euro in sviluppo e occupazione, rendendolo uno degli asset fondamentali della regione”. E’ quanto sottolinea Coldiretti Calabria evidenziando i rischi derivanti dai dazi per l’export calabrese e la necessità “di una strategia comune per evitare le conseguenze di una guerra commerciale globale”.
“Il settore agroalimentare calabrese – è scritto in una nota – è fortemente esposto, con prodotti come l’olio d’oliva extravergine, i vini, formaggi, pasta, conserve alimentari, liquori, il bergamotto e le altre eccellenze locali che rappresentano una fetta significativa dell’export italiano. La filiera agroalimentare in Calabria ha un ruolo significativo nell’economia regionale. Il settore ‘agricoltura, silvicoltura e pesca’ ha generato un valore aggiunto di circa due miliardi di euro, pari al 4,5% del valore aggiunto regionale. Inoltre, le esportazioni agroalimentari calabresi sono in costante aumento con circa 300 milioni di euro, con un trend positivo rispetto agli anni precedenti. In generale l’agricoltura italiana è riconosciuta come la più green d’Europa. La Calabria, con il suo patrimonio di biodiversità e qualità, gioca un ruolo cruciale in questa filiera e deve essere difesa da tensioni commerciali che potrebbero danneggiare il mercato”.
“L’obiettivo per la Calabria sul quale stiamo lavorando in sinergia con la Regione – commenta Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – è di continuare a crescere nell’export aprendosi anche ad altri mercati ma per farlo serve una politica commerciale solida e una difesa efficace dai dazi, per garantire competitività alle imprese calabresi sui mercati internazionali. La Calabria in prima linea per tutelare il Made in Italy di cui la Calabria è un pezzo significativo”.
“L’agricoltura – conclude Aceto – è un motore insostituibile di crescita e che serve una risposta forte e unitaria a livello europeo per difendere le imprese agricole dalla minaccia dei dazi. Un settore che non può permettersi di arretrare e che deve essere tutelato con una forte diplomazia commerciale, per garantire futuro e crescita alle imprese calabresi”.