“L’Amministrazione comunale rinnova la sua collaborazione con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) rafforzando quelle azioni che, nel dare spessore e consistenza ai diritti delle donne e, in particolare, di quelle affette da sclerosi multipla, confermano la sua vocazione all’inclusività e ad una tutela ed integrazione sempre più piene delle persone fragili e affette da diverse forme di disabilità”. Lo ha detto il Sindaco Franz Caruso nel dare l’annuncio dell’attuazione concreta del protocollo d’intesa, proposto dall’Assessore al welfare, Veronica Buffone, ufficialmente sottoscritto dall’Amministrazione comunale e dalla sezione di Cosenza dell”AISM ed il cui schema era stato approvato dalla Giunta municipale presieduta dal Sindaco Franz Caruso sul finire dello scorso anno. Il Comune di Cosenza è stato partner del progetto “Cambia il Finale”, promosso dall’Aism e dedicato a contrastare la discriminazione nei confronti delle donne affette da sclerosi multipla e da altre disabilità. Il protocollo d’intesa ha proprio l’obiettivo di concorrere al mantenimento dei risultati raggiunti con la realizzazione del progetto ed alla costruzione di percorsi di supporto sempre più efficaci e volti alla eliminazione della discriminazione. Le modalità di attuazione del protocollo e l’impegno di proporre una serie di attività e interventi che mantengano desta l’attenzione su quella che viene definita “discriminazione multipla” sono stati al centro di un incontro, tenutosi a Palazzo dei Bruzi, tra l’Assessore al welfare Veronica Buffone e alcune rappresentanti dell’AISM: la presidente della sezione provinciale, Anna De Rosa, la referente del progetto, Angela Massaro, e Valentina Filice, Area Manager della sede nazionale. Nel corso dell’incontro sono stati ricordati gli obiettivi del protocollo d’intesa che ha durata triennale ed è rinnovabile per un eguale periodo. Tra gli obiettivi preminenti, la formazione degli operatori della rete di accoglienza AISM alla rilevazione dei segnali di discriminazione e violenza spesso non segnalati esplicitamente dalle donne, la sensibilizzazione degli operatori dei servizi territoriali al problema della discriminazione multipla, la formazione e l’inserimento delle donne nella Rete RED, attiva in Aism e che collabora con la rete di accoglienza per affiancare le sezioni territoriali nelle azioni di ascolto e presa in carico, la creazione di protocolli di collaborazione con la rete dei centri antiviolenza e con le associazioni che si occupano del tema. Tra gli altri obiettivi anche la collaborazione con i servizi territoriali per migliorare l’accesso ai servizi sanitari delle donne con disabilità e promuoverne l’approccio trasversale della medicina di genere. Da un sondaggio svolto nel 2023 in Calabria dal “Centro Antiviolenza Regionale – è emerso durante l’incontro a Palazzo dei Bruzi – risulta che 9 donne con sclerosi multipla su 10 sono discriminate. Situazione aggravata dal fatto che di tante forme di discriminazione e di violenza possibili contro le donne con disabilità, non tutte sono consapevoli. La discriminazione delle donne con la sclerosi multipla è un fenomeno allarmante e che merita, dunque, la massima considerazione istituzionale e sociale. Di qui la necessità di continuare la collaborazione intrapresa tra il Comune di Cosenza e l’AISM, proprio nell’ottica di porre in essere azioni concrete di sensibilizzazione nei confronti delle donne con la sclerosi multipla e disabilità che subiscono discriminazioni sul lavoro, in famiglia e che possano essere esposte alla violenza e creare una rete di prossimità che li possa supportare. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato al termine dell’incontro l’Assessore Veronica Buffone – è proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché tante donne si sentano aiutate e capiscano che ci sono istituzioni e associazioni vicine e pronte ad accoglierle, in caso di necessità. Il protocollo è multiattoriale e prevede più partners, come i Comuni, i centri antiviolenza ed altre associazioni. L’obiettivo principale è alzare il livello di attenzione sulla discriminazione multipla e lavorare in rete, diventando delle vere e proprie sentinelle per poter accogliere subito il bisogno”.