“I servizi televisivi nazionali, periodicamente, dipingono un quadro sociale preoccupante su viale Isonzo, riproponendo l’urgenza di fare quadrato, le istituzioni e le forze dell’ordine tutte, per trovare soluzioni condivise a problematiche che hanno origine lontana e non possono essere risolte lasciando il territorio al suo destino. E’ chiaro a tutti che ci sono agglomerati urbani, divenuti nel tempo una sorta di terra di nessuno, in cui i tanti cittadini onesti e perbene sono costretti a convivere in un contesto critico. Sono le zone in cui le diseguaglianze sociali alimentano sacche di povertà, all’interno delle quali c’è il rischio che venga reperita giovane manovalanza per attività delinquenziali. Un circuito negativo che, visto dai media, rischia di deturpare l’immagine e la reputazione di tutta la città di Catanzaro.
Se da una parte è lecito il racconto giornalistico di periferie che, e’ innegabile, esistono ad ogni latitudine, dall’altra bisogna riconoscere che le responsabilità vanno necessariamente condivise a tutti i livelli, se si vuole guardare in faccia la realtà e migliorare la situazione.
L’amministrazione comunale, con gli strumenti istituzionali disponibili, lo sta facendo, lavorando sui fronti dove può avere agibilità. E’ il caso, per esempio, di progetti e investimenti volti a promuovere l’inclusione sociale e la rigenerazione urbana – con i fondi già stanziati tramite il programma Metroplus – ad aggredire la dispersione scolastica e la povertà educativa, a creare spazi di aggregazione e servizi di prossimità.
Questo perché crediamo che sia una priorità accompagnare l’educazione e la crescita delle nuove generazioni e delle famiglie, altrimenti condannate a non poter avere alternative. All’attività di prevenzione e alla formazione deve affiancarsi un’incisiva opera di controllo sul territorio da parte delle forze di polizia, che stanno svolgendo un lavoro encomiabile nella nostra città, ma necessitano di strumenti e risorse adeguati con cui lavorare nelle zone più a rischio, pena la loro incolumità. Senza dimenticare il bisogno di disporre di risorse economiche aggiuntive per garantire una manutenzione ed una pulizia continuativa in queste aree sensibili, considerate le risapute ristrettezze del bilancio comunale.
Far sentire la presenza dello Stato è fondamentale nei quartieri dove è indispensabile non solo tutelare la sicurezza pubblica, ma anche difendere i presidi di legalità e di civiltà, come scuole e centri di incontro e ascolto, contro ogni intimidazione. Auspico che, nei prossimi comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduti dal Prefetto, si torni a parlare dell’argomento viale Isonzo con tutti gli interlocutori in grado di giocare un ruolo decisionale a livello regionale e nazionale. Servono progetti mirati e risorse economiche. Noi ci siamo e non ci tiriamo indietro, Catanzaro è degna di una narrazione diversa, che dia merito all’esempio di tanti cittadini onesti che si impegnano, ogni giorno, per il bene della comunità”.
Così Giusy Iemma, vicesindaca di Catanzaro e presidente dell’Assemblea regionale PD.