“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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Don Giuseppe lascia la parrocchia di San Teodoro di Lamezia Terme

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore”. Dopo quasi 10 anni alla guida della parrocchia di San Teodoro Martire, don Giuseppe Critelli si è congedato ieri sera dai suoi parrocchiani con una messa molto partecipata e piena di commozione; il sacerdote ha salutato tutti con la sua voce ferma e serena ma carica di sentimento, rivolgendo parole affettuose alla sua comunità. Due sono le parole che ha scandito a più riprese durante la sua toccante omelia: grazie e scusa. Grazie a tutta la comunità per come si è sentito accolto, fin dall’inizio della sua missione, grazie per il cammino condiviso con affetto, pazienza e perseveranza, per la profonda amicizia che la gente del rione San Teodoro ha lasciato dentro di sé. Ha chiesto scusa per tutte le volte che è mancato in qualcosa, per non essere stato sempre presente, per tutti i limiti che la persona umana, per sua natura, porta inevitabilmente in dotazione. Il fatto di aver messo radici nel centro antico di Nicastro ha avuto i suoi aspetti positivi: affezionarsi alla gente, avere intense esperienze dal punto di vista umano, con le famiglie, con i bambini e i ragazzi con i quali si sono intrapresi arricchenti percorsi di fede.

Tante le persone che non sono riuscite a trattenere le lacrime durante la messa e anche dopo, quando ognuno ha rivolto il proprio grazie e il proprio abbraccio a Don Giuseppe nel Largo Mercurio dove la parrocchia tutta, ha organizzato un momento di festa collettiva, insieme ai catechisti, al coro della messa domenicale, al Gruppo Scout Lamezia T. 3. Tutti tristi come gli apostoli prima che Gesù andasse via, e facesse loro una promessa, che quella tristezza si sarebbe trasformata in gioia; è questa speranza della comunità di San Teodoro che la tristezza si tramuterà in gioia.

Il momento di tristezza non è svanito ma si è un po’ affievolito durante i festeggiamenti e come qualcuno ricordava è giusto essere felici in questo momento di addio per il dono e la grazia che abbiamo ricevuto con la presenza di Don Giuseppe, per questi anni passati insieme; con la preghiera continueremo a sostenere il suo sacerdozio e il suo cammino ovunque andrà. Il suo è stato un sacerdozio di semina continua senza mai abbandonare la speranza, di accoglienza, di ascolto, di solidarietà, di attenzione per tutti e tutte senza distinzione alcuna. Gli ultimi giorni sono stati vissuti dalla comunità in un clima di nostalgia, di ricordi e sincera riconoscenza, un momento in cui sentimenti e stati d’animo si confondono e litigano nel cuore e nella mente di tutti ma che convergono in un unico coro: grazie Don….

Le parole finali del sacerdote, sono state un incitamento a saper accogliere il nuovo parroco Don Antonio Fiozzo attualmente officiante nella parrocchia della vicina frazione di Cardolo, con lo stesso calore apprezzato dieci fa.

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