Sara Scarpulla: “Matteo lo avrebbe fatto”

scarpullasara28febdi Francesca Gabriele - La voce è quella di una donna che ha perso il figlio ma che non si è fatta piegare dal dolore anzi ne ha fatto una forza per rendere verità e giustizia al suo Matteo, ucciso il 9 aprile 2018, in quel di Limbadi. Pino Aprile le ha proposto di candidarsi al Consiglio regionale e Sara, semplicemente Sara, questa madre coraggio, non si è tirata indietro: "E ora, ci ha detto, chiedo la collaborazione a chi, come me, ha subito vessazioni, pestaggi, aggressioni, estorsioni, omicidi, perché sono tanti".

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Immagino lei stia avvertendo l'affetto e l'entusiasmo che hanno accolto l'annuncio della sua candidatura in seno al Consiglio regionale della Calabria...

Ho trovato nel "Movimento 24 Agosto Equità Territoriale" persone con gli stessi miei valori. Ho accettato per portare le istituzioni vicino alle vittime.

Il nostro primo commento all'annuncio della sua candidatura è stato "solo Pino Aprile poteva riuscirci". Com' è riuscito a convincerla?

Ho parlato a lungo con Pino Aprile e poi ho pensato che Matteo avrebbe aderito a una battaglia di legalità poiché già nella sua breve vita aveva concepito un'associazione antimafia che aveva chiamato "Medusa"

Cercare di debellare o piegare la 'ndrangheta, ormai parte delle istituzioni, è una bella impresa. Ancora di più arduo è cercare di toccare le note dell'omertà. Un primo gradino è aver candidato lei. E poi?

E poi continuerò ad essere semplicemente Sara. Ad essere- come ora- un punto di riferimento sicuro per tutti quelli che subiscono vessazioni e ingiustizie di ogni genere. Penso di far attivare una specie di Telefono rosso per questo scopo. Voglio precisare che sono cose che già faccio nel mio piccolo. Farò proposte e realizzerò progetti per promuovere la diffusione della legalità e la lotta alla 'ndrangheta.

Non è più il malaffare a cercare la politica, ma è quest'ultima a chiedere il sostegno dei vari padrini. Immagino chiederete più controlli per evitare altri impresentabili nelle liste...

Gl' impresentabili nella lista saranno sempre meno. Il vento sta cambiando, basta vedere le scelte che a partire dalla mia persona sta facendo il Movimento di Pino Aprile. Sarà poi responsabilità dei calabresi scegliere.

Il Vibonese è attenzionato dalla magistratura in maniera più capillare rispetto al passato. Dalle recenti indagini è emerso di tutto e di più, ma è palpabile ci sia la ribellione popolare, la voglia di riscatto di questo territorio, e non è poco. A chi chiede la collaborazione per sensibilizzare ancora di più i vibonesi a dire il no a ogni forma di corruzione?

Ho già proposto di far apporre davanti alle sedi dei Comuni della Calabria una stele con i nomi delle vittime innocenti di 'ndrangheta da onorare al pari dei Caduti di tutte le altre guerre, troppi consigli comunali si fanno facilmente infiltrare. Chiedo la collaborazione a chi, come me, ha subito vessazioni, pestaggi, aggressioni, estorsioni, omicidi, perché sono tanti. Non dimentichiamo che nel Vibonese la 'ndrangheta ha il potere assoluto

Chi è, oggi, Sara Scarpulla?

Prima di ogni cosa sono la mamma di Matteo Vinci. In secondo luogo sono una donna che, solo oggi, si rende conto di aver combattuto una guerra più grande di me e che certo non pensavo di pagare un prezzo tanto altro. Questa sono io, e così, voglio restare