Contro Piazza Almirante, il movimento antifascista reggino si da appuntamento domani in piazza

antifaÈ pressoché  infinito l'elenco di sigle che si è dato appuntamento domani alle 9.30 a Piazza Orange per protestare contro la proposta  di intitolare lo spazio all'o storico segretario del Msi e mai pentito repubblichino, Giorgio Almirante, portata avanti dalla Fiamma Tricolore e ben vista da tutto il centrodestra cittadino. Uno schiaffo per attivisti e simpatizzanti della sinistra, ex partigiani, sindacalisti, ma anche semplici cittadini che non riconoscono in Almirante un simbolo democratico nè democraticamente condiviso dalla maggioranza della città. All'insegna della parola d'ordin,e mutuata dal pensiero di Antonio Gramsci, "La scuola insegna ma non ha scolari", gli antifascisti della città si sono dati appuntamento domani in piazza per un'iniziativa che – dicono – "unirà protesta e riflessione". Dopo un reading durante il quale verranno messi a confronto testi fascisti e antifascisti, che per gli organizzatori vuole essere un "momento in cui ricorderemo (anche e soprattutto a chi lo ha dimenticato) qual è la nostra Storia e quali sono i valori ed i principi della nostra Democrazia scolpiti nella Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza al nazi-fascismo", in piazza ci saranno microfoni aperti per chiuque voglia partecipare alla riflessione collettiva su quella che gli attivisti definiscono una vera e propria "emergenza socio-culturale che deve essere affrontata anche e soprattutto alla luce delle nefaste conseguenze sociali, etiche e culturali, provocate dalla crisi in atto". Un'emergenza particolarmente palese – secondo gli il movimento antifascista cittadino – a Reggio Calabria, "città dalle "strane" combinazioni , dove forze antidemocratiche si aggirano non troppo sommessamente per le stanze di Palazzo San Giorgio, lo specchio dei cittadini; dove richiami ideologici pericolosi tentano di imporsi; dove qualcuno "punisce" un ragazzo che ha la sola "colpa" (per loro, sia chiaro) di amarne un altro dello stesso sesso; dove ogni tentativo di progresso sociale e culturale viene minacciato e distrutto; dove la violenza rischia di divenire il linguaggio della miseria sociale". Sono questi i motivi che hanno spinto il movimento antifascista cittadino a fare quadrato e a mobilitarsi contro l'iniziativa di Fiamma. Un appuntamento, quello di domani mattina a Piazza Orange,  che per gli attivisti non è che "il punto di partenza, la "scintilla" dalla quale si accenderà un percorso condiviso attraverso un definito progetto culturale e sociale che auspichiamo trovi sempre maggiore attenzione e consenso. E se è vero che "tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo" – concludono – Noi il nostro passato non abbiamo alcuna intenzione di dimenticarlo, e lo serberemo tenendolo come monito per il futuro".