Giustizia, Ermini "Fare bandi, mancano 1.300 magistrati. Per troppi anni si è investito poco e male"

"Per troppi anni si è investito poco e male sulla giustizia. Il personale a disposizione degli uffici giudiziaria continua a essere decisamente inferiore rispetto alla media degli altri Paesi dell'Unione. Attualmente il numero dei posti scoperti nella pianta organica dei magistrati ordinari raggiunge le 1300 unità. I bandi vanno deserti". A dirlo il vicepresidente del Csm Davide Ermini intervenendo, in videocollegamento, al convegno "A Sud della Giustizia" in corso a Reggio Calabria.

"Da tempo - ha aggiunto - il Consiglio superiore sollecita risorse e investimenti per la copertura della pianta organica. Sappiamo che questa non è sufficiente. Occorrerebbero ben più magistrati. Ma se non riusciamo a coprire nemmeno l'attuale pianta organica finisce come i 600 posti inseriti dal governo precedente quando, con la differenza tra i pensionamenti e le assunzioni, percentualmente la scopertura delle piante organiche è aumentata. Bisogna coprire tutti questi posti vacanti. Bisogna fare i concorsi. La ministra si è già mossa in questo senso e dobbiamo dargliene atto".

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Edilizia giudiziaria, organici, tasso di litigiosità, densità della criminalità organizzata. Sono questi, a giudizio del vicepresidente del Csm David Ermini, i problemi principali della giustizia nelle regioni meridionali.

"Queste criticità - ha aggiunto - portano a ritardi e gap di efficienza che sono superiori alla media nazionale. Abbiamo davanti a noi una fase molto delicata di ricostruzione e di rilancio del Paese. Il riassetto della giustizia costituisce una riforma di contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, una riforma che condiziona l'accesso ai fondi europei. Non solo alla parte dei fondi legata alla giustizia, ma a tutti i miliardi del Recovery. Dobbiamo a ogni costo garantire tempi processuali in linea con gli standard europei, perché la posta in gioco è il futuro del Paese e io sono certo che tutti i magistrati daranno il loro contributo per attuare fino in fondo le riforme del processo civile e del processo penale. In quest'ottica non esiste una questione meridionale della Giustizia. Esiste però la necessità di individuare e risolvere le specifiche criticità che incidono sull'efficienza della risposta giudiziaria al Sud".