Reggio, al “Da Vinci” presentato il libro “E poi l’anima mi chiese un altro viaggio” a sostegno dell’AISLA

Nella mattinata di sabato 27 novembre, presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico Vinci di Reggio Calabria, si è tenuto l'incontro con lo scrittore Giuseppe Farina, affermato avvocato cosentino che dal 2017 combatte con la SLA. "E poi l'anima mi chiese un altro viaggio" è questo il titolo del libro, il cui ricavato, per volontà dell'autore, sarà destinato ad AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, per contribuire ai progetti territoriali e alle attività di supporto portate avanti dall'Associazione in Calabria. Alla presentazione hanno partecipato in presenza e in streaming più di 1000 studenti.

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"Momenti di incontro come questo aiutano ad avvicinare i ragazzi al mondo e alle pratiche della solidarietà. Oggi più che mai i giovani hanno bisogno di comprendere che si può partecipare attivamente alla costruzione del bene comune. La testimonianza dell'avv. Farina ci ricorda il valore di una società che dovrebbe prendere sempre più coscienza delle proprie fragilità e con le quali avviare un confronto costante e attento. Ciascuno nel proprio ruolo deve fare la sua parte per una 'società della cura' che, così come per la SLA, sia capace di rispondere concretamente alla complessità della malattia garantendo il diritto ad una adeguata assistenza sanitaria e sociale. Percorsi oggi quasi inesistenti in Calabria ma che ci auguriamo incontrino nuova consapevolezza e attenzione nel neo governo regionale." Sono le parole di Francesca Genovese, consigliere nazionale di AISLA.

È stato un momento di ascolto, pazienza, resilienza, comunità, solidarietà moderato dalla calabrese e reggina doc Emanuela Martino, una donna dalla grande esperienza nel settore della comunicazione istituzionale e una professionista radicata sul territorio. Gli interventi sono stati aperti dal saluto della ex dirigente del Liceo reggino, Giusy Princi, da qualche giorno vice presidente di Regione Calabria. Nel corso dell'incontro, tra intermezzi musicali e la lettura da parte degli studenti di alcuni brani del libro, sono intervenute anche la Dottoressa Agata Mollica e la Professoressa Antonietta Cozza. Particolarmente carico di emotività l'intervento dell'autore che ha risposto alle numerose domande dei ragazzi, cercando di trasmettere tutte quelle sensazioni che l'hanno portato a riempire le pagine del suo libro.

La scuola diventa, dunque, un luogo di incontro aperto a tutti i suoi attori e che veicola la conoscenza e lo scambio con i propri "vicini", Enti Locali, Istituzioni e associazioni del territorio, per raggiungere obiettivi comuni e accrescere il benessere individuale e collettivo, un atto doveroso in nome di una cittadinanza attiva. La cultura della solidarietà deve interagire con le materie che i ragazzi studiano, in termini interdisciplinari e con riguardo ai diversi bisogni, così da garantire un apprendimento reale e non astratto, che sappia generare responsabilità in coloro che saranno gli adulti di domani.