Reggio, nuove dichiarazioni di Vecchio: spuntano i nomi di Neri e Naccari. Contatti con Falcomatà

vecchio-seby-2Nuove dichiarazioni quelle di Seby Vecchio, il collaboratore di giustizia ascoltato dai pm della Dda di Reggio Calabria Stefano Musolino e Walter Ignazitto che racconta come, da affiliato alla cosca Serraino, avrebbe imposto una mazzetta contro la ditta edile che, in quel momento, gestiva la costruzione della scuola elementare di San Sperato - periferia sud della città -.

"Funziona così: la ditta fornitrice dei lavori emette una fattura per un importo superiore ai lavori effettivamente resi. Tale ditta poi storna il surplus, che è un'estorsione camuffata".

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L'appalto in questione sarebbe stato affidato dalla città Metropolitana alla ditta "Cosmak" di San Pietro Patti, in provincia di Messina. Il valore complessivo dell'opera risulterebbe essere di 670mila euro.

Su questa vicenda la Procura di Reggio Calabria, guidata da Giovanni Bombardieri, ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati, tra cui risulta indagato il geometra di cantiere Gaetano Facciolo, incaricato dalla ditta "Cosmak" per la "gestione con la pubblica amministrazione".

"Mi rivolsi a Gaetano Facciolo e lui mi propose di parlare con Serra, altra ditta che portava il materiale in quel cantiere - ha detto Vecchio -. Feci un regalo a Facciolo per ricompensarlo. A quel punto Serra mi diede i soldi dell'estorsione".

E a proposito della vicenda, il pentito Vecchio ha aggiunto delle dichiarazioni rispetto al suo rapporto con l'attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Poco prima delle elezioni comunali del settembre 2020 - riporta Seby Vecchio - sarebbe stato contattato da Facciolo per i ritardi nei pagamenti da parte del Comune alla ditta che stava costruendo la scuola di San Sperato: "Facciolo - ha detto Vecchio ai pm - in politica aveva buoni rapporti un po' con tutti".

Agli atti dell'inchiesta risulta un messaggio vocale del 28 settembre 2020, inviato da Seby Vecchio al sindaco Falcomatà. Nel messaggio in questione, Vecchio chiedeva l'intervento del sindaco ricandidato per giungere al pagamento della prima tranche dei lavori. Falcomatà, il vicesindaco Armando Neri e l'ex assessore regionale Demetrio Naccari non sono indagati.

Ma a proposito dei pagamenti dovuti per i lavori della ditta, Vecchio continua nel racconto: "interpella me interpella Neri, vicesindaco, interpella Demetrio Naccari tramite Nino Caridi. A me mi chiama più volte perché comunque i geometri dell'edilizia scolastica mi conoscevano".