Reggio, l'Osservatorio sul disagio abitativo: "Diritto alla casa negato anche da una 'errata' gestione economico-finanziaria del Comune"

"Il diritto fondamentale all'alloggio adeguato viene negato dal Comune di Reggio Calabria anche con una "errata" gestione economico-finanziaria, secondo la quale le entrate del settore degli alloggi popolari vengono impegnate per altre finalità .

Per questo gli enti dell'Osservatorio sul disagio abitativo hanno chiesto al Comune di inserire nel bilancio di previsione 2021-2023, che sarà approvato a breve dal Consiglio comunale, tutte le entrate del settore (circa 5,5 milioni di euro), le quali sono state accantonate negli ultimi anni per altri obiettivi. Difatti, da almeno sette anni il Comune, contravvenendo al dettato legislativo, utilizza le entrate dei canoni e delle vendite degli alloggi erp (almeno 5,5 milioni di euro) accantonandoli per il buco di bilanco. Ma, secondo la normativa vigente, le entrate dei canoni e delle vendite degli alloggi devono essere destinate esclusivamente alla manutenzione straordinaria degli alloggi, alle spese di amministrazione relative a tutte le pratiche del settore (assegnazioni, regolarizzazione, ecc..) e all'acquisizione di nuovi alloggi da assegnare agli aventi diritto.

L'utizzo sistematico delle entrate per altre finalità ha impedito al Comune di realizzare in modo regolare, programmatico e costante la manutenzione straordinaria sul patrimonio comunale degli alloggi popolari, che conta circa 3000 alloggi. La diretta conseguenza di tutto questo è che una parte consistente delle famiglie assegnatarie abita in alloggi comunali che si trovano in gravissime condizioni strutturali al punto che si ha già notizia di assegnatari che sono stati costretti a lasciare l'alloggio .

Con questa gestione economico-finanziaria il Comune nega il diritto all'alloggio adeguato non solo alle famiglie che attendono un'assegnazione, ma anche a quelle a cui l'alloggio è stato già assegnato . Oltre a questa conseguenza, ve ne sono altre altrettanto gravi.

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Visto che i fondi Erp vengono utilizzati per altro, il settore alloggi popolari del Comune di Reggio Calabria ha dovuto fermare le pratiche di assegnazione alloggi e regolarizzazione, perché non ha i soldi necessari per affrontare le spese amministrative a Suo carico per il disbrigo delle stesse pratiche.

L'Amministrazione comunale continua a vendere gli alloggi comunali riducendo progressivamente il patrimonio e visto che impegna le entrate per altri scopi non acquista nuovi alloggi per garantire l'offerta alloggiativa e rallentare la progressiva diminuzione del patrimonio erp. E' chiaro che cosi facendo si va verso l'azzeramento del patrimonio degli alloggi popolari, che garantisce il diritto alla casa e la coesione sociale.

Data la situazione, gli enti dell'Osservatorio sul disagio abitativo lo scorso 15 aprile hanno chiesto alla Giunta comunale, di inserire nel Bilancio di previsione 2021- 2023, destinandoli al settore erp tutti i fondi accantonati negli anni precedenti. La Giunta non ha risposto e ha approvato la proposta di Bilancio di previsione 2021-2023 continuando a destinare le entrate del settore per altri fini. Il 13 maggio la stessa richiesta è stata presentata alle Commissioni consiliari Bilancio e Politiche abitative, ai loro Presidenti, a tutti i consiglieri comunali delle due commissioni, al Presidente del Consiglio Comunale e ai quattro consiglieri comunali non appartenenti alle due commissioni.

Auspichiamo che i consiglieri comunali e l'intero Consiglio Comunale comprendano l'importanza e l'urgenza di questa richiesta e diano una risposta positiva garantendo per il settore degli alloggi popolari la gestione economico-finanziaria prevista dalla normativa vigente, quella che garantisce il diritto alla casa".

E' quanto si legge in una nota dell'Osservatorio sul disagio abitativo: Un Mondo Di Mondi, CSOA Angelina Cartella, Reggio Non Tace, Ancadic, Società dei Territorialisti/e Onlus, Collettiva AutonoMia.