Lofaro (Azione) chiede intervento per la stazione ferroviaria di Cannitello

Il Gruppo Territoriale di Villa San Giovanni in Azione, intende riportare al centro della discussione politica l'ormai annosa vicenda della Stazione Ferroviaria di Cannitello, chiusa nel 2018 per ragioni di economicità e di produttività della rete e del servizio che impediscono alla stazione di Cannitello di proporsi quale fermata per i treni sia di lunga percorrenza sia di collegamento interno regionale, soprattutto, in prospettiva della sempre crescente velocizzazione del servizio e della rete.

"Raccogliamo infatti l'invito del presidente del Circolo Culturale locale "Caccia e pesca" Salvatore Pardeo, ex ferroviere nonché delegato di quartiere, che negli ultimi anni si è battuto insieme ad altri residenti ed ex colleghi ferrovieri per la riapertura della Stazione, senza però ottenere alcun tipo di risposta.

Tuttavia vorremmo ricordare che a seguito dell'incontro svoltosi il 23 marzo 2018 presso la Cittadella Regionale alla presenza di una delegazione dell'Amministrazione Comunale, l'Assessore ai Trasporti dell'ex giunta Oliverio, il prof. Roberto Musmanno, aveva assunto due importanti impegni.

In primo luogo, si era discusso dell'attivazione in tempi brevi di un servizio alternativo di mobilità su gomma, ossia un servizio di autolinea che collegasse la stazione cannitellese alla stazione centrale di Villa San Giovanni per garantire una risposta immediata alle istanze della popolazione del borgo di Cannitello. L'Assessore, espressione di una giunta di Centrosinistra a guida Partito Democratico, aveva inoltre proposto di rendere agevole e snello il servizio proposto includendolo nel biglietto ferroviario, sopperendo così in pieno alla mancata riattivazione della stazione.

Ma soprattutto, in secondo luogo, si era discusso di una possibile riapertura della Stazione di Cannitello nell'ottica che la stessa potesse divenire fermata del c.d. servizio di Metropolitana ferroviaria di superficie che dovrà collegare tutte le zone costiere della Città Metropolitana di Reggio Calabria, da Rosarno fino a Melito Porto Salvo.

Di tutto ciò purtroppo non è stato realizzato nulla, neanche a seguito di petizioni lanciate sul web da cittadini e degli appelli di associazioni, pendolari e residenti dello storico Borgo marinaro a Nord di Villa San Giovanni.

Eppure nel 2020, i comuni di Reggio Calabria e Motta San Giovanni hanno ottenuto lo sblocco di un finanziamento di 23 milioni di euro proprio per potenziare il sistema ferroviario metropolitano con la realizzazione di tre nuove fermate ossia quelle di San Leo e Bocale II nel Comune di Reggio e quella di Sant'Elia di Lazzaro nel Comune di Motta San Giovanni, le quali sono note località turistico-balneari del comprensorio reggino alla pari di Cannitello.

A questo punto ci chiediamo: perché non riaprire anche la Stazione di Cannitello per inserirla all'interno di questo progetto di potenziamento del sistema ferroviario metropolitano?

Le motivazioni sarebbero molteplici.

Innanzitutto, L'Unione Europea ha deciso che il 2021 è l'Anno Europeo delle Ferrovie per promuovere i treni come mezzo sicuro e sostenibile, non a caso le nuove strategie comunitarie sulla mobilità puntano, come mai prima, allo sviluppo della mobilità su ferro, ne sono testimonianza i recenti piani nazionali nella strategia europea di Next Generation EU (P.N.R.R. per l'Italia).

Perdipiù, a differenza di Reggio e Motta San Giovanni, Cannitello dispone già di una fermata ferroviaria che dovrebbe essere semplicemente riattivata, dopo qualche aggiornamento e necessario intervento manutentivo visti gli anni di inattività.

Inoltre si ripristinerebbe un importante servizio per l'intera comunità cannitellese composta da oltre 3.000 abitanti, tra i quali si annoverano studenti e lavoratori pendolari, ma anche molti turisti che soprattutto nel periodo estivo si riversano nella storica località di mare, non solo dalla città di Reggio Calabria ma anche da tutto il resto d'Italia.

Ed infine, la stazione di Cannitello potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nell'ottica di un vero rilancio in chiave turistica dell'intero borgo, sempre più abbandonato a se stesso visto il disinteresse della politica comunale, metropolitana e regionale anche di fronte alla seria problematica dell'erosione costiera che minaccia l'abitato. Il crescente interesse verso i beni storici e le bellezze naturali e paesaggistiche della Costa Viola, potrebbe essere un ulteriore elemento per rilanciare Cannitello e la sua vocazione turistica-marinara, innescando meccanismi di economia green e di mobilità dolce ed eco-sostenibile.

Proprio in questa prospettiva, nelle scorse settimane è stata avanzata da alcuni comuni ed associazioni la proposta di istituire un servizio ferroviario turistico esercitato con treni d'epoca, sul tratto Lamezia Terme Centrale - Reggio Calabria Centrale, con lo scopo di integrare ovvero mettere in rete, i due distretti turistici della "Costa degli Dei", con al centro Tropea, e la "Costa Viola", con al centro Bagnara Calabra e Scilla. Il treno storico della Costa degli Dei e della Costa Viola ha intenzione, dunque, di mettere in rete le principali attrazioni turistiche dei territori attraversati: dalle bellezze paesaggistiche e architettoniche del borgo di Tropea, ai centri marinari di Bagnara e Scilla, fino a Reggio Calabria con il Museo della Magna Grecia.

Perché non inserire anche il borgo di Cannitello in questa lodevole iniziativa a fianco di Tropea, Bagnara e Scilla?

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Chiediamo quindi all'Amministrazione Comunale, in particolare al nuovo consigliere delegato di Cannitello Nino Donato, e soprattutto alla Città Metropolitana, per tramite del Consigliere Metropolitano avv. Carmelo Versace con deleghe alla Mobilità TPL ed all'Area Integrata dello Stretto, di riprendere le fila del discorso interrotto nel 2018 e di interloquire fattivamente con la Regione Calabria ed i gestori dei servizi ferroviari affinché si diano a Cannitello le stesse opportunità che verranno concesse ad altri territori con caratteristiche e vocazioni del tutto simili nella consapevolezza che lo sforzo, anche economico, sarebbe addirittura minore.

L'invito è comunque quello di fare presto, perché l'estate è alle porte" afferma Christian Lofaro, Referente Gruppo Territoriale Villa San Giovanni in Azione.