Lazzaro, Crea (Ancadic): "A quando l'attraversamento stabile sul torrente Ferrina? Tutto tace, varchi di attraversamento aperti e cittadini esposti al pericolo"

"Nella località Casalotto Ferrina di Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni (RC), ove vi è una considerevole densità abitativa, insiste un grave pericolo durante le intense piogge certificato dai competenti funzionari dello Stato dovendo gli abitanti obbligatoriamente utilizzare i varchi di attraversamento trasversali in alveo del torrente Ferrina non autorizzati, che fungono da collegamento tra la Strada Provinciale –SP 21- e la località Casalotto Ferrina e viceversa (varco in dx e sx idraulica).

Il Responsabile del tempo dell'Ufficio tecnico del Comune di Motta SG, arch. Maria Abbia, nel mese di gennaio 2019 ha riferito alla competente Istituzione attivata dall'ANCADIC, che la situazione riguardante il pericoloso attraversamento sul torrente Ferrina risale ad epoca remota. A suo dire in tutti questi anni nessuna Amministrazione comunale ha mai affrontato il problema compiutamente per carenza di fondi necessari a finanziare un intervento risolutivo della problematica. Le opere da realizzare per l'attraversamento sul torrente Ferrina sono molto costose, raggiungerebbero una stima sommaria oltre il milione di euro, il Comune di Motta SG, essendo molto piccolo e con un bilancio risicato, non ha ad oggi, e non ha mai avuto negli anni passati, la capacità finanziaria necessaria per realizzare dette opere. Rileviamo che il tecnico comunale non ricorda però che nel programma triennale delle opere pubbliche del Comune di Motta SG 2015/2017 era stata prevista la somma di euro 100.000,00 per l'attraversamento stabile del torrente Ferrina e nel programma triennale OO.PP 2017-2018-219 e 2019/2021 tale somma non figura più. Che fine ha fatto?

L'Amministrazione comunale negli anni "90 ha provveduto a progettare un' opera stabile di attraversamento sempre sul torrente Ferrina a firma Ing. Meliadò, per la quale opera doveva essere rilasciata soltanto l'autorizzazione ambientale. Perciò non è soltanto la mancanza di risorse pubbliche, ma di volontà. La progettazione di questo ponte dovrebbe essere inclusa in una scala prioritaria di interventi da eseguirsi immediatamente, ebbene questo intervento non risulta inserito tra le opere da realizzare con il contributo complessivo di 1,9 milioni di euro dato dal Ministero dell'Interno, le cui progettazioni sono state già precedentemente finanziate per un totale di 260 mila euro, tantomeno si hanno notizie circa richieste di finanziamenti. Di questa indispensabile opera non se ne parla proprio, mentre i varchi di attraversamento continuano a rimanere aperti e la "spada di Damocle" a pendere sul capo degli abitanti del luogo e non solo del luogo".

Vincenzo Crea, referente unico dell'A.N.CA.DI.C e responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".

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