Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la campagna lanciata dl'Associazione culturale CGS SALES – Staff di Bibliopedìa dell'Oratorio salesiano di Bova Marina

"Mi piace pensare che un giorno un uomo anziano porterà la sua nipotina a comprare un paio di scarpette nuove e lei le sceglierà di un rosso fiammante. Allora il nonno le si inginocchierà di fronte per fargliele provare e le dirà "un tempo erano il simbolo contro la violenza sulle donne! ~ La bimba gli sorriderà incredula "che cos'è la violenza?" "Nulla, amore mio, non puoi saperlo, è una meschinità che apparteneva ad un mondo lontano dal nostro!"

E' con questo augurio e questa speranza che l'Associazione culturale CGS SALES – Staff di Bibliopedìa dell'Oratorio salesiano di Bova Marina (RC) ha lanciato una campagna invitando ragazze, ragazzi, giovani, donne e uomini ad esprimere il proprio #noallaviolenzacontroledonne attraverso un selfie o una frase.

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Tantissime le foto arrivate ai componenti dello staff che sono andate a comporre un video che sta spopolando sui social. Un modo per dire "NO", per dire "BASTA" . Un piccolo semplice gesto, tuttavia sono proprio i gesti semplici ma corali a fare la differenza, perché la violenza contro le donne non è un problema del singolo ma qualcosa che coinvolge tutta la società. E benchè siano passati ben 21 da quando l'assemblea dell'Onu scelse questa data in ricordo del sacrificio delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo in Repubblica Dominicana a causa del coraggio dimostrato nell'opporsi alla dittatura lottando in prima persona per i diritti delle donne e nonostante siano state fatte innumerevoli campagne e promulgate anche delle leggi, ancora oggi troppe sono le donne che subiscono violenze fisiche e morali.

Donne violate, abusate, maltrattate, umiliate per il solo fatto di essere donne. Donne considerate inferiori, deboli, oggetti da possedere e da manipolare. Donne che vogliono essere madri senza dover rinunciare al proprio posto di lavoro. Donne che sognano una vita priva di violenza e discriminazioni, donne che vogliono sentirsi "libere di essere" donne.

È a tutte loro che è dedicato il 25 novembre. Non una celebrazione né una ricorrenza, ma un momento per ribadire la propria contrarietà ad ogni forma di violenza e di discriminazione di genere.