Emergenza rifiuti a Reggio Calabria, Imbalzano: "Su riduzione TARI proposta consiliare della minoranza di Centrodestra"

"Ormai a fine anno, è venuto il momento che l'Amministrazione Comunale, prendendo atto della sua drammatica impotenza da molti mesi a fornire il benché minimo servizio di raccolta dei rifiuti, a tal punto che quasi tutta la città è divenuta, senza soluzione di continuità temporale e come più volte sottolineato dalla stampa con servizi a tutta pagina, un susseguirsi di discariche a cielo aperto, riequilibri intanto per il 2020 il rapporto tra tributo TA.RI richiesto quale acconto in queste settimane, il più che scadente servizio, si fa per dire, fin qui reso ed i costi effettivi sostenuti, inevitabilmente e, riteniamo, notevolmente ridotti rispetto alle previsioni, adottando da subito i provvedimenti amministrativi conseguenti".

E' quanto afferma l'avv. Pasquale Imbalzano, per anni amministratore della città ed assai attento anche a questa triste problematica.

" Nessun assessore può immaginare di far gravare sulle famiglie e sulle imprese reggine, già esauste per le conseguenze della insostenibile crisi economica originata dal Coronavirus e con una città ridotta ad un susseguirsi di saracinesche abbassate definitivamente sia in centro che in periferia, i costi al 100% di un servizio di fatto inesistente. Potrebbe configurarsi un indebito arricchimento per il Comune. D'altronde, vi sono leggi, a partire da quella di Stabilità 2014, oltre a numerose sentenze di diverse Commissioni Tributarie Provinciali e soprattutto quelle, reiterate, della Suprema Corte di Cassazione, ultima - ma non la sola - la n. 19767 di pochi mesi fa, che hanno più volte ribadito che il grave e perdurante disservizio – anche nei casi in cui il Comune non ha alcuna colpa per il caos della raccolta, tesi cara solo alla maggioranza, consentono una congrua riduzione della TA.RI. stessa", aggiunge Pasquale Imbalzano.

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" D'altronde, la fuoriuscita del Comune, grazie ad un recente provvedimento del Governo e del Parlamento, dall'imbuto degli enti in grave situazione debitoria, avrebbe dovuto già e contestualmente portare alla riduzione,a prescindere, dalle attuali altissime tariffe. Se a questo si aggiunge che gli uffici e la società preposta hanno notificato gli acconti 2020 anche per servizi non resi nel corso dell'anno, una riduzione congrua e sostanziosa della TA.RI. 2020 non è solo doverosa ma pressocchè obbligatoria", continua Pasquale Imbalzano.

"Ed è per questi ineccepibili motivi, in assenza di tempestiva iniziativa dell'attuale maggioranza, che riteniamo ineludibile ed urgente la presentazione da parte della minoranza in consiglio di una proposta di atto deliberativo che prenda atto della situazione venutasi a creare in questi mesi e consenta al Consiglio stesso di deliberare una generalizzata riduzione del tributo TA.Ri per il corrente anno, la rideterminazione del dovuto, con compensazione della differenza sul saldo 2020 e sull'acconto dello stesso tributo per il 2021", conclude Pasquale Imbalzano.