Reggio, i Verdi a Falcomatà: “Messa al bando delle plastiche monouso e sottoscrizione del codice etico ‘Charta Smeralda’”

"Insediatosi il Sindaco Falcomatà con il nuovo Consiglio comunale e in attesa della formazione della Giunta, la Federazione cittadina dei Verdi torna a fare dall'esterno dei palazzi, l'opposizione civile sempre promossa negli ultimi cinque anni. Si perché, nonostante la totale autonomia di intervento e di scelte che il Partito nazionale permette alle Federazioni territoriali, noi siamo colpevoli della mancata partecipazione alla competizione elettorale trascorsa, per un semplice motivo: carenza di iscritti e di attivisti disposti alla candidatura con un partito dalle chiare linee politiche ecologiste.

Ad ogni modo, nella consapevolezza dei nostri attuali limiti partecipativi ma sicuri in un futuro incremento degli iscritti, continuiamo quel lavoro politico che da cinque anni portiamo avanti per mezzo di segnalazioni, denunce e proposte che hanno permesso alla città di raggiungere anche qualche piccolo traguardo.
Abbiamo infatti seguito con attenzione le scelte e gli indirizzi della passata Amministrazione, formulando mozioni e criticato tutte le scelte che a nostro avviso si allontanavano dai principi di sostenibilità, equità ed inclusione. Tanto è stato accolto dalla vecchia Amministrazione, ma molto di quanto è stato determinato in ottemperanza alle nostre indicazioni, spesso ha avuto una scarsa attuazione.

Di certo però, non è mancato il dialogo, principio fondante la buona politica.

Ultima dimostrazione di questa collaborazione è stata l'emissione dell'Ordinanza sulla moratoria alle reti 5G, proposta dalla nostra Federazione e attuata con una coraggiosa scelta del Sindaco Falcomatà su tutto il territorio comunale, contro le lobby delle comunicazioni ed a tutela di un sacrosanto principio di precauzione sulla salute di noi cittadini.

Ripartendo così da questo 'dialogo aperto', riteniamo doveroso rimarcare alcuni aspetti ancora non definiti ma definibili, su delle scelte della vecchia Amministrazione.

Tra le nostre proposte accolte dal vecchio governo cittadino vi è l'adesione al protocollo 'Plastic Free', che nell'agosto del 2019 la Giunta Comunale di Reggio Calabria ha determinato.

La nostra richiesta era resa necessaria dalla difficoltà di risolvere l'annoso inquinamento da materie plastiche, tale anche con adeguate misure di raccolta e differenziazione del rifiuto. E' infatti concreta la problematicità che i materiali plastici stanno apportando alla filiera del riciclo e del riuso, sia per l'elevata diversità di resine sintetiche utilizzate per la loro composizione, che necessita di altrettanti differenti cicli di lavorazione e, il più delle volte, non permette il riciclo del materiale stesso, sia per la smisurata quantità di materia prima rifiuto che quotidianamente viene prodotta dall'attuale sistema economico orizzontale.

Tutto questo scarto finisce per la quasi totalità nei mari: la Commissione europea ha dichiarato che oltre l'80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. Inutile è ricordare che la nostra città è una città costiera e come tale vive a contatto con il mare, quale fonte di economie materiali ed immateriali. Questo enorme valore ambientale deve essere tutelato da qualsiasi forma di inquinamento, oltre quello della plastica anche quello generato dagli idrocarburi o da un uso incontrollato della risorsa acqua e del consumo energetico.

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"Tra gli indirizzi necessari e da noi indicati per mettere in esecuzione quanto stabilito, la passata Amministrazione ne ha attuato alcuni, come la distribuzione nelle scuole di ogni ordine e grado di borracce in alluminio agli studenti. Felici di questa iniziativa, invitiamo il nuovo Consiglio e la futura Giunta a determinarsi su altre misure attuative. Oggi infatti l'argomento assume una valenza di urgenza se consideriamo la quasi emergenza sanitaria che la città sta rischiando a seguito della mancata raccolta dei rifiuti per carenza dei centri di conferimento.
In virtù di quanto ed in ottemperanza al D.Lgs 152/2006 che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a perseguire, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative dirette a favorire la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, e in linea con la Direttiva Comunitaria approvata il 27/03/2019 che impone agli Stati membri di vietare l'uso di articoli in plastica monouso entro il 2021, abbiano formalmente chiesto all'Amministrazione Falcomatà l'emanazione di un'Ordinanza contingibile ed urgente che vieti a tutti gli esercizi pubblici di somministrazione e/o vendita di alimenti e bevande, l'utilizzo di contenitori od oggetti di plastica monouso non compostabili o biodegradabili.

Ancora in questa direzione ed a tutela delle nostre coste e del loro potenziale, in linea con l'"One Ocean Fondations", fondazione per la sostenibilità degli ambienti marini che opera negli ambiti della blue economy, global warming, marine pollution e ocean literacy, diffondendo criteri di indirizzo per la tutela e promuovendo azioni propagandistiche per l'informazione sulla salvaguardia degli oceani e dei mari, la nostra Federazione cittadina dei Verdi ha chiesto al Comune di Reggio Calabria l'adesione alla "Charta Smeralda", un codice etico per condividere principi e azioni a difesa dell'ambiente costiero e del mare che, in dieci punti definisce ambiti d'intervento concreti, finalizzati alla risoluzione dei problemi.

Superata al più presto questa fase di stallo per la raccolta dei rifiuti nel territorio comunale e rientrata la normalità della raccolta differenziata, è necessario, perché quest'ultima modalità abbia risultati apprezzabili, un cambio di rotta ed una sensibilizzazione dell'utenza sulla riduzione del rifiuto, per poi intervenire con azioni mirate alla completa eliminazione degli scarti attraverso la promozione di un'economia circolare che rimuova il concetto di fine vita di molti materiali".

E' quanto si legge in una nota del consigliere di Federazione Nazionale dei Verdi, Vincenzo Giordano.