Morte presidente Santelli, bandiere a mezz'asta nella città di Locri

"È il momento del silenzio. Quel silenzio assordante che getta nello sconforto tutti noi, perché di fronte alla morte prematura di una donna coraggiosa e forte, non ci sono parole che possano descrivere ciò che si prova".

Bandiere a mezz'asta stamattina nel Palazzo Comunale della Città di Locri e domani alle ore 12 l'Amministrazione Comunale, presso il Palazzo, commemorerà la presidente Santelli, con un momento di silenzio e di preghiera.

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Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, esprime le sue condoglianze, attonito e dispiaciuto per aver perso un punto di riferimento con la quale aveva intrapreso molte battaglie nel percorso politico, ma soprattutto un'amica: «Anche per me, dopo venti anni di sincera amicizia, è veramente difficile accettare che sei andata via. Sei stata una amica vera e sincera. Il tuo affetto, la tua vicinanza e sostegno sono stati importanti in tanti momenti bui e difficili nell'impegno politico; da donna forte e coraggiosa hai sempre avuto modo di dare consigli.

È il momento del silenzio ma anche della consapevolezza che, al di là del credo politico, si è perso una donna che ha sempre combattuto in prima linea, e la sua carriera politica lo dimostra; lo ha sempre fatto, senza se e senza ma. Una rappresentante delle Istituzioni, una donna coraggiosa che, in pochissimo tempo, nonostante la sua precaria e delicata condizione di salute, aveva dimostrato di voler contribuire alla rinascita della nostra Regione, aveva dimostrato l'attaccamento e il sostegno alla nostra città e l'amore verso la Locride, luogo scelto per quelle che sono state le sue ultime vacanze. E anche in queste occasioni, riservava sempre attenzione e sostegno alle problematiche che attanagliano le nostre comunità.

Una donna che, consapevole della sua grande battaglia, si era messa in gioco, e, a modo suo, con la sua determinazione, con il suo fare, a volte incomprensibile e sfrontato, aveva intrapreso un'altra sfida, una sfida per la sua terra, per dimostrare che la Calabria non è seconda a nessuno. La sua voglia di vivere, senza piagnistei, senza mai arrendersi, questo Jole Santelli ha trasmesso in questo breve periodo alla guida di una regione che oggi piange. La battaglia più dura, quella personale, purtroppo, non le ha dato l'opportunità di dimostrare che è possibile farcela. Se ne è andata con il sorriso, il sorriso di una donna, un politico, un'amica che non conosceva, e non accettava, la parola sconfitta. E la sua morte non cancellerà certamente quanto ha voluto insegnare attraverso il suo fare».