Alex Tripodi (Articolo 1): “La buona amministrazione di Minicuci? Quel famoso comando la dice lunga…”

"Mino Minicuci, così come lo chiama il sindaco di Genova, ha già dimostrato cosa intenda per "gestione della cosa pubblica". Oggi si candida a sindaco sotto le bandiere della Lega, ma ieri, nella breve parentesi della sua esperienza reggina, riuscì a finire al centro di atti a dir poco curiosi. Da segretario e direttore generale della Provincia, il dott. Antonino Minicuci, vide approdare a Palazzo Alvaro, probabilmente accanto al suo stesso ufficio, una collega davvero speciale. Infatti, nel 2011, arrivò per comando la di lui moglie, dottoressa Maria Laura Marinelli, proveniente nientepopodimeno che dalla Provincia di Massa Carrara, l'Ente in cui lo stesso Minicuci per 13 anni è stato segretario e direttore generale prima di approdare alla corte dell'ex presidente Giuseppe Raffa. Forse, nulla di illegale. Di sicuro, però, si è comunque trattato di una questione di opportunità che ha fatto arrossire funzionari e dipendenti provinciali che appresero dai giornali di quella vicenda al limite del paradosso. Per di più, il ruolo della moglie – ci racconta Caterina Tripodi dalle pagine del Quotidiano – venne "equiparato economicamente a quello di un dirigente". Non certo quisquilie se si pensa che, come si continua a leggere nell'articolo della Tripodi, tale posizione, appesantì la busta paga della moglie di Minicuci "con 2000 euro in più ogni mese" per uno straordinario part-time da 12 ore settimanali. A conti fatti, l'esperienza reggina ha fruttato molto alla famiglia Minicuci. Lo stesso segretario e direttore generale, pur percependo circa 200 mila euro l'anno come trattamento economico onnicomprensivo per le attività rese, non ebbe alcun imbarazzo a chiedere 50 mila euro quale somma per aver allestito - due giorni in tutto - i seggi delle elezioni del nascituro consiglio metropolitano. Troppo persino per l'Ente che ne contestò la misura e, soltanto dopo un concordato fulminio, al superburocrate vennero riconosciuti, dall'amministrazione Raffa, ben 35 mila euro giusto qualche giorno prima dell'insediamento del nuovo sindaco, Giuseppe Falcomatà, che fra i primi atti revocò l'incarico proprio al supertecnico residente a Massa Carrara.

Insomma, questo è il supermanager sponsorizzato dalla destra e che la Lega vorrebbe far sedere sugli scranni più alti di Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro. Altro che equità e giustizia; altro che amici del calcetto. Lui preferisce, evidentemente, gli amici del cerchio magico conosciuti alla Provincia.

Per il bene di Reggio è opportuno che Minicuci torni a sedere in panchina, magari su quelle di uno dei tanti parchi inaugurati dall'amministrazione Falcomatà così che possa godersi una serena super-lauta pensione". Lo afferma attraverso una nota Alex Tripodi (Articolo 1).

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