“Non è una inezia accettare che la menzogna e l'imbroglio ci vengano presentati come unica forma di governo: la democrazia è imperfetta, ed è bene sapere che solo la nostra decisione può migliorarla” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaCosenza'Ndrangheta, cattura Edgardo Greco in Francia: il latitante si faceva chiamare Paolo...

‘Ndrangheta, cattura Edgardo Greco in Francia: il latitante si faceva chiamare Paolo Dimitri e lavorava come pizzaiolo

Lavorava come pizzaiolo per necessità, non trovandosi in condizioni economiche particolarmente floride, Edgardo Greco, il latitante di ‘ndrangheta 63enne ricercato per duplice omicidio e per un tentato omicidio arrestato la scorsa notte dai carabinieri del Reparto operativo di Cosenza a Sant’Etienne, in Francia. Secondo quanto riferito dai militari, Greco, che viveva in Francia dal 2014, non si trovava in condizioni economiche floride ed era dunque costretto a lavorare per vivere.

A Sant’Etienne, tra l’altro, il latitante viveva solo, malgrado fosse sposato. La moglie italiana ed i due figli, infatti, vivono da tempo in Austria ed avevano con lui rapporti saltuari.

Greco aveva un passaporto francese con falso nome e poteva contare, dunque, su una doppia identità. Il proprietario della pizzeria in cui lavorava era convinto che fosse francese, anche perché Greco parla fluentemente la lingua d’oltralpe.

Il latitante, inoltre, non aveva armi, né nella pizzeria, né a casa. È stato bloccato nel locale in cui lavorava mentre preparava i panetti per le pizze e non ha opposto alcuna resistenza.

Dopo l’arresto è stato avviato l’iter procedurale per l’estradizione in Italia di Greco, che, nel frattempo, è stato portato in un carcere francese.

Edgardo Greco, latitante per 16 anni arrestato oggi, trascorreva le sue giornate in Francia e di sera lavorava come pizzaiolo a Sant’Etienne. Proprio nel locale in cui era impiegato i carabinieri hanno trovato il 63enne cosentino, ergastolano e ricercato dal 2006. Greco, originario di Belvedere Marittimo, e’ stato ritenuto un personaggio di spicco della ‘Ndrangheta cosentina. Le indagini, coordinate dal procuratore capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri, hanno consentito di scoprire che Greco aveva assunto l’identita’ di un pregiudicato pugliese e si faceva chiamare Paolo Dimitri.

Articoli Correlati