Ecco il volume "Il simbolismo ebraico nella Cattolica di Stilo"

La meravigliosa Cattolica di Stilo non finisce di sorprendere per la sua capacità di essere anche rappresentativa di un intreccio storico, culturale ed artistico che appartiene all'intera nostra amata Calabria. Infatti, un'importante testimonianza di una simbologia imposta agli ebrei del Medioevo è presente in un affresco della Cattolica di Stilo in provincia di Reggio Calabria. Si tratta della "Rotella", simbolo distintivo giudaico imposto dal 1215 in Europa. La ricerca è stata pubblicata il 18 Settembre 2020 da Brenner Editore con il volume dal titolo: "Il simbolismo ebraico nella Cattolica di Stilo".

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Questa pubblicazione è il frutto di una sintesi dello studio delle tradizioni ebraiche, con evidenza delle simbologie, del Dott. Pugliese e delle competenze specifiche della Dott.ssa Vincenza Triolo catalogatrice, ricercatrice, studiosa ed esperta in Storia e Conservazione di Beni Culturali. Quest'ultima ha evidenziato ed avviato un approfondito lavoro d'indagine tecnica e scientifica con l'ausilio di rilievi mirati e l'utilizzo di tecnologie per lo studio, la conservazione, salvaguardia e valorizzazione di Beni Culturali.

L'attenzione data al simbolo distintivo giudaico, dà lo spunto a notizie, ricostruzioni, collegamenti, considerazioni e riflessioni molto interessanti, sulla presenza ebraica nel Meridione d'Italia in diversi periodi storici, dalla diaspora alla cacciata degli ebrei nel 1541.

Lo studio effettuato su un piccolo ma importante particolare simbolico, la Rotella Judaica, contribuisce a mettere in luce un periodo florido ma anche buio per gli abitanti del territorio calabrese ed in particolare per la popolazione ebraica. Nella pubblicazione "Il simbolismo ebraico nella Cattolica di Stilo" si toccano anche temi quali: il Marranesimo, la Limpieza de sangre e l'eredità di beni d'interesse demo - etno - antropologico di cultura e retaggio ebraico giunti fino ai giorni nostri.

Sul retaggio delle tradizioni popolari è evidenziata la "trottola cubica" con lettere latine "Accipitotu", ritrovata nella collezione del Museo Etnografico e del Folklore di Palmi (RC), che ricorda il Sevivon o Dreidel usato nella Tradizione ebraica per la festa di Chanukkah. Simile trottola cubica è oggetto di studio demo – etno - antropologico anche in Sardegna ove presente nella tradizione popolare.

Con questo studio si vogliono sempre più attenzionare e valorizzare momenti particolari ed importanti della storia calabrese per una sempre più accurata ricostruzione storica identitaria, che stimoli, alimenti ed accresca la memoria collettiva. Il valore intrinseco ed estrinseco della novità editoriale e la ragione della pubblicazione sono appunto quelle di evidenziare, collegare anime e territori, creare nuove e migliori coscienze che possano finalmente illuminare una nostra comune strada futura per una Calabria, che non finirà di sorprendere per il suo nobile passato e per l'esempio millenario di unione e sintesi di diverse culture.

La presenza ebraica in Calabria è da considerarsi costitutiva della nostra memoria e della nostra storia e non è da escludere che essa risalga al primo secolo dell'Era Volgare o ancora prima.

La cacciata degli ebrei ha determinato per esempio una perdita di civiltà, di progresso materiale e spirituale, danneggiando non solo la popolazione ebraica ma l'intera comunità meridionale e calabrese, i cui effetti ancora oggi sono presenti.

La sofferenza quella dei secoli bui di cui si parla e che gli Ebrei Calabresi hanno vissuto si è purtroppo replicata in forme diverse durante la prigionia ed il concentramento di migliaia di ebrei soprattutto stranieri e perseguitati politici a Ferramonti di Tarsia, nel corso delle tragiche e persecutorie vicende legate al Fascismo e alle sue leggi razziali del 1938.

La conoscenza diviene essenziale per la costruzione di dialogo condiviso all'interno della valorizzazione del Patrimonio Culturale identitario, in un'ottica di rispetto e di convivenza fra le culture. Oggi, approfondire il significato storico della "Rotella" della Cattolica di Stilo evidenziata nell'iconografia della "Dormitio Virginis", rappresenta senza dubbio un nuovo stimolo alla conoscenza, alla ricerca storica e soprattutto alla riflessione. Pertanto il volume sicuramente interessante, arricchirà la memoria e la cultura collettiva calabrese, proiettandosi in tematiche di estrema attualità quali il rapporto tra identità, memoria e cultura, per la costruzione di un nuovo umanesimo che sappia apprezzare e valorizzare anche la ricchezza delle culture minoritarie.