Verso le regionali: De Magistris voluto dal popolo, ma non dalla politica

demagistris600di Francesca Gabriele - Il centrodestra calabrese è alle prese con la scelta del candidato a governatore. Non è per nulla facile. Tanti i nomi sul piatto e non è detto, guardando alle ultime regionali, che da questi nomi uscirà fuori il candidato. Ad ascoltare uno dei dirigenti del partito di Berlusconi dalla discussione sarebbe assente il centrodestra reggino che ancora non avrebbe espresso alcun nome. Non è certo sia fuori il parlamentare, Roberto Occhiuto, come da indiscrezioni che nelle ultime ore girano negli ambienti politici. Non si esclude, ci dice il Nostro, che il partito possa proporre agli alleati Giovanni Macrì, il sindaco di Tropea, in queste ore alle prese con una polemica sull'apertura delle scuole nella cittadina. Quando gli chiediamo se Sergio Abramo, il sindaco di Catanzaro potrebbe trovare la piena approvazione della Lega, il dirigente non risponde. Non esclude però il nome dell'avvocato Maria Limardo, prima donna sindaco di Vibo Valentia, che potrebbe trovare approvazione negli ambienti della Destra reggina vicini all'ex governatore Peppe Scopelliti.

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Non va meglio nel centrosinistra. Per Sinistra Italiana è arrivata ieri, per bocca del segretario Cosentino, Fernando Pignataro, la bocciatura alla candidatura di De Magistris dopo quella di alcuni ambienti del Pd. "Chi lo candida? Si altera un assessore comunale e dirigente democrat- quando gli chiediamo se al tavolo delle trattative alla fine approveranno il nome del sindaco di Napoli. "Lo candida – ci chiede ironico - il sindaco di Cinquefrondi? Servono i partiti, scrivi che servono i partiti per vincere".

In tutto questo fa rumore, e non poco, il silenzio del consigliere regionale, Carletto Guccione, primo calabrese ad entrare nella segreteria nazionale del Pd. Denuncia, rigorosamente attraverso comunicati stampa, fatti e misfatti della e sulla Sanità calabrese, ma si guarda bene dal salire le scale di una qualsiasi Procura per denunciare. Tace Carletto e lo fa nel momento più delicato per le sorti di questa regione. I soliti ben informati lo vorrebbero a Roma a contrattare l'alleanza con i pentastellati in Calabria e sempre più agguerrito nell'allontanare l'ipotesi di una scesa in campo, dell'ex governatore, Mario Oliverio.

Intanto, mentre nel centrosinistra da settimane si cerca un accordo "quel sindaco di Cinquefrondi", continua ad incassare il plauso non dei partiti, ma di quei calabresi che stanchi dei giochi di Palazzo e della politica nostrana spingono per la scesa in campo dell'ex magistrato e sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.