“A me una volta Naccari mi ha detto: ne ho fatta gente miliardaria”. I voti della ‘Ndrangheta in diverse competizioni elettorali

naccaridemetrio 500di Claudio Cordova - Un legame che nasce da lontano e che avrebbe portato nel bacino elettorale di Demetrio Naccari un garantito numero di voti di 'Ndrangheta in ogni competizione elettorale. E' quanto emerge dalle conversazioni nello studio dentistico dell'ex assessore comunale Demetrio Tortorella, assai vicino all'avvocato ed ex parlamentare Paolo Romeo, considerato a capo della cupola massonica della 'Ndrangheta. Tortorella è finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta "Libro Nero" per i suoi rapporti con la cosca Libri di Cannavò. Rapporti che sono costati a Naccari la grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e il carcere evitato per un pelo, dato che la richiesta di arresto firmata dai pm antimafia Stefano Musolino e Walter Ignazitto non è stata accolta dal Gip, che comunque ha riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'ex sindaco facente funzioni ed ex assessore regionale al Bilancio.

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Il 10 febbraio 2014, infatti, Tortorella, spiega a Stefano Sartiano, storico affiliato alla cosca Libri, di essere "sempre in contatto" con il politico e i due si proponevano di stipulare con lo stesso il consueto accordo di scambio elettorale. A fronte dei voti procurati dal gruppo di Cannavò, Naccari avrebbe dovuto assumere precisi "impegni" [SARTIANO: Assolutamente si, sono d'accordo, ma senti Mimmo, ma con Demetrio? TORTORELLA: Con Demetrio io sono sempre in contatto, in contatto ... (Inc.)... ti voglio dire... SARTIANO: Demetrio se ne va alla Regione... (inc.)... (...) Demetrio se si prende l'impegno lo deve fare prima...].

Tortorella, peraltro, parlando con lo stesso Naccari, gli dice di avere preso le sue difese nel corso di un confronto con un altro dei big della politica locale in seno al Partito Democratico, Sebi Romeo, anch'egli indagato nella medesima inchiesta "Libro Nero". Un tempo molto uniti, i due hanno rotto la propria partnership politica nel corso degli anni e Romeo avrebbe frapposto ostacoli all'auspicata candidatura del di Naccari [TORTORELLA: ... gli ho detto io, ma che sono queste cose, che sempre contro... contro a Demetrio, qua e la, non lo volete candidare e non lo volete fare, ma... ti rendi conto che è l'unico che c'è qua e la? Mi ha detto, no io ho fatto la delibera dove ho detto che... che gli uscenti vanno candidati tutti NACCARI CARLIZZI: Si è vero, è vero, questo è vero.].

Secondo gli inquirenti, attraverso le pluriennali e sistematiche cointeressenze intrecciate con le cosche, Naccari avrebbe certamente fornito un contributo rilevante ed efficace per la crescita ed il rafforzamento di tali articolazioni della 'ndrangheta unitaria. Le congreghe mafiose di Reggio Calabria avrebbero potuto contare, nel corso degli anni ,sulla manifestata disponibilità di uno degli uomini politici più intraprendenti e potenti della città; di colui che – per le esperienze maturate, i ruoli ricoperti nelle istituzioni e negli organi di partito, oltre che per le importanti parentele – era certamente in grado di condizionare il contesto socio economico di riferimento. Tortorella è un tipo molto loquace e quindi una fonte inesauribile di informazioni. E così, l'8 settembre 2014, dialoga con l'ex consigliere comunale Mario Laface [LAFACE: ... quando c'è qualcuno che...lo butta per terra. TORTORELLA: ...voglio dire perché...allora tu lo sai che io...guarda tu lo sai, io sono amico intimo con Naccari no, sono amico intimo di conseguenza con sua suocera, ma non perché...per un fatto politico, un fatto... sai io conosco a te, ci conosciamo, facciamo, giriamo, voltiamo, le ultime regionali io ho votato a Naccari, quando è... gli ho detto io Demetrio non ti fare prendere per fesso, perché vedi che qua ci prendono per fessi, cioè vedi che perdi le elezioni, abbandona tutto e vieni a Reggio, perché poi a Reggio ci fottono, sono finite le elezioni, abbiamo perso, fanno una riunione dove c'era sua suocera, si alza Rosetta e dice, aveva ragione Mimmo Tortorella, abbiamo sbagliato così, così e così, perciò...a me che mi dici che ho ragione me ne fotto tre cazzi, però questo si presuppone che ha un buon giudizio di te e che...].

Il medesimo concetto viene espresso da Tortorella, qualche giorno dopo, durante un colloquio con Paolo Romeo [ROMEO: Demetrio Naccari? L'ho visto l'altro giorno. TORTORELLA: Mi ha detto poi ci sentiamo, cioè questo fatto mi ha spiazzato Paolo, sai perché pure perché quando furono le elezioni di Naccari allora, che io gli ho detto Naccari vedi che perdiamo le elezioni, tu ti sei messo appresso a Loiero, se non fai così, così, così e così e quando ha perso le elezioni e hanno fatto una riunione Rosetta si è alzata ed ha detto l'unico che è stato sincero, onesto e che ha detto come andavano le cose è stato Mimmo Tortorella, mi hanno invitato a frittole, hanno fatto là, hanno fatto...

Il riferimento a "Rosetta" riguarda Rosetta Neto, moglie del defunto sindaco Italo Falcomatà e madre dell'attuale primo cittadino Giuseppe Falcomatà. E, ovviamente, suocera di Naccari, avendo il politico sposato la figlia Valeria. Per gli inqurenti: "I "voti della 'ndrangheta", raccolti da Tortorella nell'interesse di Naccari, costituivano merce di scambio nell'ambito di un consolidato sinallagma". Il 31 ottobre 2014, Tortorella – colloquiando con il solito Stefano Sartiano – fa un consuntivo dei suoi rapporti con il politico, rammaricandosi per non avere alzato la posta e non aver richiesto maggiori controprestazioni, in cambio dell'appoggio elettorale assicuratogli nel corso degli anni. I due sodali intuivano che Naccari poteva incidere sensibilmente su enormi possibilità di guadagno [SARTIANO: E se cambia vediamo, voglio che ci cambia a noi Mimmo. TORTORELLA: Ma...(inc.)... cambia la città voglio dire Stefano se, se... allora gli inserimenti i cosi se c'è, poi se non c'è non ci sei mai Stefano. SARTIANO: E lo so. TORTORELLA: ...anche perché qui ormai è provato scientificamente Stefano, se vuole uno li mette in un sistema ti cambia la vita da così a così. SARTIANO: Certo], come lo stesso politico aveva confidato a Tortorella in un'occasione [TORTORELLA: A me una volta mi ha detto Naccari ne ho fatta gente miliardaria e ora ci rompono i coglioni].