Divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Protetto per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre, è riemerso in questi giorni dagli scavi di San Casciano dei Bagni, in Toscana, un deposito votivo mai visto, con oltre 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione.
“Una scoperta che riscriverà la storia” annuncia in anteprima all’ANSA l’archeologo Jacopo Tabolli (Università di Siena).
Per Massimo Osanna, direttore generale dei musei del Mic è “la scoperta più importante dai Bronzi di Riace”. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: “Un ritrovamento eccezionale”.
Realizzate con tutta probabilità da artigiani locali, le 24 statue appena ritrovate – spiega Tabolli affiancato dal direttore dello scavo Emanuele Mariotti e da Ada Salvi della Soprintendenza- si possono datare tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo Cristo.