Crotone, passa in Consiglio comunale la mozione della Lega contro il ddl anti-omotransfobia. Il Carroccio esulta: “Evento storico”

salvini crotone selfieIl Consiglio comunale di Crotone ha votato con 12 voti favorevoli, 10 contrari e 8 astenuti la mozione presentata dalla consigliere comunale della Lega, Marisa Luana Cavallo, per dire no all'approvazione in Parlamento del ddl Zan contro l'omotransofobia.

Il disegno di legge, approvato alla Camera e trasmesso al Senato, prevede la reclusione fino 18 mesi o multa fino a 6.000 euro per chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati "sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere o sulla disabilità"; carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi; reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi.

Per la consigliere leghista, che ha presentato la mozione il 30 novembre nell'assise cittadina crotonese, si tratta di "un pericoloso dispositivo ideologico e pedagogico". Secondo Cavallo, il disegno di legge, qualora venga approvato, "metterebbe a repentaglio la nostra libertà di espressione".

"Non abbiamo bisogno di questi provvedimenti, perché nel nostro ordinamento giuridico sono già presenti norme volte a tutelare la dignità e il decoro delle persone e la loro integrità fisica e psicologica. Il ddl configurerebbe – sostiene la leghista - una tutela rafforzata soltanto per una categoria di persone, dando luogo a una discriminazione nei confronti di soggetti più vulnerabili come anziani, obesi e disoccupati. Non si rischia così di creare una separazione e nuove minoranze? La mozione non è orientata in nessun modo contro le persone omossessuali, che vanno rispettate e non discriminate, come ogni persona. Questo ddl, però, - insiste Cavallo - mina la nostra libertà di espressione, comminando pene severissime fino a 6 anni di reclusione".

Esulta il coordinatore provinciale della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli, per il risultato politico ottenuto, nonostante il Carroccio e il centrodestra siano minoranza all'interno del Consiglio comunale: "È un evento storico per la nostra città". Cerrelli era finito nel 2019 al centro delle polemiche per un volantino sessista diffuso in occasione della Festa dell'8 marzo (leggi qui).

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"Crotone dal 30 novembre è un po' più omofoba. Il consiglio comunale ha approvato una mozione, presentata dalla consigliera della Lega, contro la legge che persegue penalmente chi commette reati 'di genere'". Affermano, invece, Pino De Lucia, responsabile Provinciale Legacoop Crotone, e Anna Maria Corrado Portavoce della Commissione Pari opportunità di Legacoop Calabria.

"Durante il consiglio comunale andato in scena nella giornata lunedì ha trovato spazio l'ideologia politica di quella maggioranza 'né di destra e né di sinistra', che ha votato una mozione contro la legge Zan, quella che punisce chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati "sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere, dei disabili" – affermano De Lucia e Corrado - con il consenso degli astenuti, perché chi non prende posizione è sempre a favore, questo ci colpisce di più e ci fa male è la posizione degli ignavi sindaco compreso che dovrebbero avere nella loro posizione capacità di decisione. Tra l'altro come sempre accade le destre cercano sempre di confondere le idee paventando il rischio di limitazioni di libertà, cosa assolutamente falsa e l'art. 3 che richiama l'art. 21 della costituzione italiana ne dà conferma".

w.a.