Giorno della Memoria, Manna (Anci): "Debellare ignoranza"

"Settant'anni fa, il 27 gennaio del 1945, nel rigido inverno polacco, si aprivano alla libertà i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, abbattuti dalle truppe sovietiche. Nella giornata istituita per commemorare le vittime dell'Olocausto, il nostro pensiero è rivolto a chi non fece più ritorno a casa, chi ebbe per sempre segnata la propria vita". Lo afferma, in una nota, Il presidente di Anci Calabria, Marcello Manna, in occasione del "Giorno della Memoria".

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"Occorre una visione più ampia di condivisione collettiva - aggiunge - rispetto a temi su cui occorre un incessante lavoro di sensibilizzazione, da parte delle istituzioni in primis, affinché l'ignoranza venga debellata dalla memoria storica. Il dovere civico e storico della memoria deve essere pratica quotidiana per interpretare una realtà, oggi sofferente come allora, di un'Europa che ha trasformato il Mediterraneo, così come i confini tra paesi, nel cimitero che fu Auschwitz, insieme a tutti i campi di concentramento, nel secondo conflitto mondiale. Oggi, in quello che si delinea come dopoguerra della pandemia, bisogna garantire alle minoranze, donne e uomini di differente provenienza, uguali diritti, eliminando gli effetti dei fenomeni di discriminazione e disuguaglianza connessi al genere, all'immigrazione e alla povertà che caratterizzano le nostre latitudini coinvolte nel processo di globalizzazione".

"È necessario ripartire dall'equità sociale e dai diritti costituzionali - conclude Manna - e bisogna farlo diffondendo la cultura della memoria affinché la storia non si ripeta".