Cuzzocrea: "Rafforzare la sanità territoriale per curare meglio i cittadini"

"I cittadini calabresi hanno il diritto a una sanità che funzioni bene, che sia in grado di erogare servizi di qualità, di diagnosticare e curare le malattie. Il prossimo governo regionale dovrà avere la forza di battere i pugni sul tavolo a Roma e chiedere che il rientro del debito non venga più pagato dalla salute dei cittadini". È quanto dichiara il consigliere provinciale Andrea Cuzzocrea candidato alla Regione con Forza Italia, Roberto Occhiuto presidente.

--banner--

"Bisogna dire basta alle limitazioni sui budget di spesa e reclamare autonomia nelle scelte degli investimenti, nel reclutamento del personale, nell'acquisto di macchinari e attrezzature. Questo – aggiunge Cuzzocrea – non vuol dire consentire sprechi e sperpero del denaro pubblico, ma indirizzare i fondi con oculatezza nella gestione efficiente ed efficace del servizio sanitario regionale e locale. Senza la possibilità di spendere bene le risorse non sarà possibile avere una sanità vera e non usciremo mai dal commissariamento che è diventato il cane che si morde la coda. Finora questa gestione non ha portato ad alcun risanamento e, anzi, la situazione è solo peggiorata. E con la pandemia si rischia di pagare un prezzo sanitario ancora più alto a causa delle mancate diagnosi di patologie oncologiche o degenerative. L'azione più sensata per dare ai calabresi una sanità utile è riprogettare la rete territoriale, rimettere in sesto le tante strutture che negli ultimi anni sono state abbandonate e allestire i servizi nevralgici che erogano servizi diagnostici e territoriali evitando così un afflusso di utenza negli ospedali già al collasso. Lo schema è concettualmente semplice: in ospedale vanno solo i pazienti acuti mentre gli altri trovano i servizi di cui hanno bisogno sul territorio. Per ripartire – conclude il candidato alla Regione Calabria – è necessaria un'azione di azzeramento del debito, una moderna dotazione infrastrutturale ed impiantistica ed una attenta e calibrata programmazione delle risorse. Solo così potremo lavorare a una sanità efficiente, attenta ai bisogni dei cittadini, con reparti di eccellenza, in grado anche di richiamare professionalità che altrove hanno dimostrato la propria eccellenza. La salute è un diritto per tutti gli italiani, da nord a sud".