Amministrative Cosenza, Funaro (Pd): “Che fine ha fatto il piano del traffico urbano?”

"Cinquanta minuti è il tempo medio impiegato da un genitore che accompagna i figli a scuola per attraversare le parti nevralgiche della nostra città. Ieri ci chiedevamo se saremmo stati pronti, se la mobilità fosse stata adeguata a restringimenti e chiusure e divieti e la risposta è arrivata, seppur prevedibile, precisa e puntuale: no, non eravamo pronti. Il traffico caotico dell'avvio ci ha raccontato di una congestione che ha reso impossibile la viabilità cittadina non soltanto nelle ore di punta. E siamo sicuri che i nostri amministratori non avessero approntato alcuna mappatura in vista della riapertura delle scuole. Di tutte le scuole. Tant'è che, disconnessi dalla realtà quotidiana che affligge gli abitanti della città per le tante incompiute o per il compiuto male, hanno regalato anche i blocchi alla circolazione dovuti agli scavi per Open Fibra.

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"Continuiamo a sottostare al mancato studio di una mobilità organica programmata sulle chiusure di arterie fondamentali, continuiamo ad essere privi di un piano urbano del traffico. Nonostante i numeri lo chiedano a gran voce, nonostante il raggiungimento delle mete subisca stop e ostacoli senza tenere conto neppure delle situazioni di emergenza, non esiste un minimo di programmazione che sciolga questi nodi che sono quelli di tutti i giorni e di tutti i cittadini. È, dunque, restare imbottigliati nel traffico uno degli elementi caratterizzanti di una città che guarda avanti come si affannano a ripetere in queste settimane? Oppure lo è privare i cittadini del proprio tempo a causa dell'allungamento dei tempi di attraversamento?
Raccontarsi la bella storia che, a Cosenza, ogni luogo è raggiungibile a piedi in pochi minuti non è strada praticabile per tutti e ne siamo perfettamente consapevoli. L'automobile è, per molti, una necessità e non una semplice scelta.

Se solo si fosse impiegato un po' di tempo ad osservare in maniera attenta la città anziché dedicarsi a fantomatici premi, non dovremmo, come ogni anno e ogni mese e ogni giorno parlare, dei soliti problemi e di servizi essenziali. Rivendico la stessa coerenza e lo stesso entusiasmo del programma Cosenza 2050 che portiamo avanti: la rinascita di una città più viva, più ecologica e solidale e non appiattita sul clientelismo di risulta. Il 3 ed il 4 Ottobre si avvicinano e, finalmente, anche i cosentini potranno certificare il vostro fallimento. Dopo quello finanziario, anche quello amministrativo".