Il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha approvato le modifiche al al regolamento del Consiglio e delle commissioni consiliari permanenti. Il testo con le modifiche, prima di approdare in aula questa mattina, era stato deliberato nella seduta di ieri della Commissione competente, la commissione bilancio presieduta dal consigliere comunale Giuseppe d'Ippolito che questa mattina ha preliminarmente illustrato al consiglio il lavoro svolto dalla commissione e la ratio della proposta sottoposta alla valutazione dell'aula e che si inserisce nel solco delle modifiche statutarie già approvate dal consiglio la fine del mese di giugno.
"D'Ippolito ha ringraziato il Presidente del consiglio comunale Caputo perché- ha detto - questa pratica nasce dalla volontà del Presidente stesso. E' stato svolto un lavoro costante. La proposta – ha aggiunto d'Ippolito - formalmente nasce da una serie di confronti che abbiamo avuto in commissione e si inserisce nel solco delle modifiche statutarie approvate anche recentemente. Tutto è sempre perfettibile – ha aggiunto il Presidente della commissione bilancio - ma è anche vero che ci troviamo di fronte a un momento di forti cambiamenti ed anche di spinte di innovazione tecnologica collegate a questa fase pandemica e che ci danno l'opportunità di modificare e migliorare lo stato in cui si sviluppano i lavori del consiglio e delle commissioni. La proposta di modifica – ha detto ancora d'Ippolito - è stata discussa in diverse sedute di commissione, anche alla presenza del segretario generale con il quale abbiamo deliberato un testo sottoposto all'attenzione di tutti i componenti. Sono state sviluppate due votazioni, una all'unanimità e con la quale si è inteso accettare tutte le modifiche proposte per la semplificazione dei nostri lavori, con l'introduzione, ad esempio, della videoconferenza come strumento ordinario e la possibilità di eliminare passaggi ormai superati dalle norme, come lo erano i riferimenti alle circoscrizioni od anche al Coreco. Per quanto riguarda la seconda votazione – ha aggiunto d'Ippolito - si è registrata una posizione contraria con riferimento alle modifiche dei tempi del dibattito. Ritengo di poter dire – ha affermato ancora Giuseppe d'Ippolito - che siamo in un mondo che corre velocemente, per cui quelle sedute fiume di un tempo non esistono più, anche perché, probabilmente, il lavoro svolto in questa consiliatura dalle commissioni ha consentito di operare in maniera preparatoria e preliminare per un'azione politica sicuramente più celere".
Le modifiche al regolamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari sono state poi lette in aula, articolo per articolo, dal segretario generale di Palazzo dei Bruzi, avv.Alfonso Rende.
Tra le modifiche più significative, quelle relative alle modalità di convocazione delle sedute consiliari. Il principio che ha animato le modifiche è stato quello di adeguarsi alla diffusione delle nuove tecnologie e quindi di essere al passo coi tempi, assumendo alla base delle nuove disposizioni regolamentari i criteri della dematerializzazione e della digitalizzazione degli atti. Seguendo questa impostazione è stato modificato l'art.17 del regolamento nei commi 2,5,9,11 e 14. In particolare il nuovo testo introduce la regola secondo la quale "la convocazione del Consiglio è effettuata a mezzo posta elettronica certificata. A tal fine, qualora il singolo Consigliere non abbia comunicato al Segretariato generale un indirizzo PEC, al quale ricevere le relative comunicazioni, questi viene dotato d'ufficio di una casella PEC riferibile al Comune di Cosenza. Resta ferma la possibilità, in caso di problemi tecnici, di effettuare la notifica delle convocazioni a mezzo dei messi comunali, secondo le procedure descritte all'art. 1 del regolamento (comma 2). Il comma 9 è stato modificato come segue: "Se nell'avviso di prima convocazione è indicato anche il giorno e l'ora della seconda e nell'adunanza non è raggiunto il numero legale, della seconda convocazione è data notizia via pec ovvero notifica a mezzo messo comunale ai consiglieri non presenti". Modificato anche il comma 11 dell'art.17: "Ove il Consiglio venga sospeso e la seduta aggiornata, è dato avviso ai soli consiglieri assenti al momento del rinvio mediante pec ovvero notifica a mezzo messo comunale. Se l'aggiornamento è disposto per il giorno successivo, a meno di 24 ore dalla sospensione dei lavori, la comunicazione di aggiornamento può essere sostituita dalla comunicazione a mezzo telefono, con attestazione da parte del funzionario addetto all'ufficio del Segretariato generale del contenuto e dell'orario della stessa". La modifica del comma 12 prevede, inoltre, che "nel caso in cui, dopo la notifica degli avvisi di convocazione, vengano aggiunti ulteriori punti all'Ordine del Giorno, occorre darne avviso ai consiglieri, mediante notifica effettuata almeno ventiquattro ore prima della seduta. Il deposito dei documenti relativi agli argomenti da trattare è effettuato contemporaneamente all'inoltro dell'avviso di convocazione e gli stessi restano a disposizione dei Consiglieri fino al momento della discussione". L'ultima modifica all'articolo 17 ha riguardato il comma 14 : "La convocazione è pubblicata all'Albo Pretorio e ne può essere dato avviso alla cittadinanza mediante comunicato stampa istituzionale. Contestualmente ne viene data comunicazione al Prefetto, al Questore ed al Collegio dei Revisori dei Conti".
Con riferimento alla convocazione della prima seduta del Consiglio comunale (quella di insediamento del civico consesso), disciplinata dall'articolo 1 del regolamento, è stato modificato il comma 6 prevedendo che la notifica ai consiglieri comunali debba avvenire a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo PEC che il singolo eletto avrà, in tempo utile, comunicato per iscritto al Segretario generale. In mancanza di tale comunicazione e fermo restando quanto previsto per le successive sedute all'art. 17 del regolamento, per la prima seduta l'ordine del giorno verrà notificato a mezzo di messo comunale presso il domicilio dell'eletto in mani proprie".
Le modifiche al regolamento hanno riguardato anche il comma 2 dell'art.3 (Presidenza del Consiglio). In particolare nel nuovo testo è previsto che "Il Consiglio è convocato dal Presidente del Consiglio, secondo le procedure fissate nel presente regolamento, in sessione ordinaria nel periodo dal 1° gennaio al 31 luglio e dal 1° settembre al 31 dicembre di ciascun anno e in seduta straordinaria nell'intero arco dell'anno".
Ulteriori modifiche al regolamento sono state introdotte con riferimento all'articolo 18 che disciplina il funzionamento della conferenza dei capigruppo. In particolare le modifiche hanno riguardato il comma 1, mentre sono stati introdotti i commi 3,4 e 5.
Nel testo modificato del primo comma si legge: "la conferenza dei capigruppo è costituita dai Presidenti dei Gruppi consiliari. In caso di assenza e/o impedimento del Presidente del gruppo consiliare, partecipa l'eventuale Vice Presidente o un supplente appositamente nominato". Il comma 3, di nuova introduzione, sottolinea, invece, che "la Conferenza dei capigruppo è di norma convocata dal Presidente, senza particolari formalità, ma con un preavviso di almeno ventiquattro ore, mediante posta elettronica certificata o altro strumento di comunicazione, previamente comunicato dal singolo consigliere". Il comma 4, anch'esso di nuova istituzione, precisa poi che "le sedute della conferenza dei capi gruppo possono svolgersi anche in videoconferenza".
Altra modifica quella introdotta dal nuovo testo dell'articolo 12 ai commi 1,4 e 5 e che disciplinano la convocazione e la funzionalità delle commissioni consiliari permanenti. Al primo comma, nel nuovo testo, è previsto che "le commissioni provvedono all'esame preliminare degli atti di competenza del Consiglio, alle stesse rimessi dal Sindaco o rinviati dal Consiglio. Alle riunioni delle commissioni possono essere invitati a fornire chiarimenti gli Assessori, il Segretario Generale, i Revisori dei Conti, i dirigenti di area ed eventuali consulenti nominati dal Sindaco. Sono sottoposte in modo obbligatorio all'esame delle commissioni le proposte di deliberazione sulle quali siano stati espressi pareri non favorevoli dei responsabili dei servizi ai sensi del d.lgs 267/2000 e successive modificazioni. Ferme restanti le esigenze di informazione e di valutazione, non sono oggetto di parere da parte della Commissione le deliberazioni adottate dalla Giunta nell'ambito dei propri poteri. Gli atti concernenti provvedimenti che costituiscano forma di partecipazione del Consiglio al processo di formazione, verifica, aggiornamento delle linee programmatiche di governo dell'Ente, devono essere acquisiti dalle Commissioni competenti quindici giorni prima della seduta del Consiglio Comunale". Al comma 4° del nuovo testo dell'articolo 12 è previsto, inoltre, che "le commissioni possono effettuare indagini conoscitive sugli argomenti relativi all'ambito della propria competenza. A tale scopo, possono procedere all'audizione del Segretario generale, dei titolari degli uffici comunali, degli amministratori, dei dirigenti di enti ed aziende dipendenti dal comune, dei revisori dei conti. Hanno inoltre titolo a richiedere l'accesso e l'esibizione di atti e documenti in possesso dell'amministrazione".
Nonostante le modifiche siano state votate all'unanimità nel momento in cui si è posto in votazione il regolamento nel suo complesso, sulla modifica all'articolo 26, che è stata posta in votazione separatamente, si è registrato il voto contrario della consigliera comunale Bianca Rende che si era espressa in difformità dagli altri consiglieri anche in sede di commissione bilancio. Il nuovo testo dell'art.26 che disciplina le sedute del consiglio ha subito delle modifiche ai commi 4 e 5. Nel nuovo 4° comma si legge che "il consigliere, ottenuta la facoltà di intervento, prende la parola e si rivolge all'assemblea. La durata dell'intervento non può eccedere i quindici minuti per il consigliere che relaziona sul punto in discussione e non può eccedere i dieci minuti per gli altri consiglieri intervenuti alla discussione. Non può comunque eccedere cinque minuti se il consigliere interviene per fatto personale". E nel nuovo testo del comma 5 è previsto, inoltre, che "ai Presidenti dei gruppi, in sede di dichiarazione di voto, ai quali viene concessa la parola nell'ordine inversamente proporzionale alla consistenza numerica dei gruppi consiliari, è riconosciuto un tempo non superiore a cinque minuti. I consiglieri che non sono d'accordo con il presidente del proprio gruppo hanno diritto di parola per cinque minuti".
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La consigliera Bianca Rende ha spiegato le ragioni del suo dissenso sulle modifiche all'art.26. "Questa seduta, come del resto le precedenti – ha detto - mi ricordano il titolo di un romanzo del 1862 che si chiamava "I moribondi del Palazzo Carignano". Palazzo Carignano – ha ricordato Rende - era la sede del primo Parlamento italiano a Torino. L'autore del romanzo, Carlo Petruccelli Della Gattina, era all'opposizione. Penso che questo titolo – ha aggiunto Bianca Rende - la dica lunga su quella che è oggi la funzione del consiglio comunale di Cosenza che si trascina in una funzione meramente notarile. L'Amministrazione è ormai soltanto sull'ordinario, sempre più asfittico, in mancanza di risorse, ed è concentrata prevalentemente nelle mani dell'Organismo straordinario di liquidazione che è l'unico organismo al quale i cosentini guardano con fiducia sperando di avere ragione delle spettanze che attendono da tempo. In questo contesto – ha detto ancora la consigliera Rende - si inserisce la riscrittura del regolamento del consiglio e delle commissioni consiliari. Il lavoro in commissione è stato dialogico e costruttivo perché si va in direzione di un risparmio delle spese e di una modernizzazione del sistema delle notifiche". Rende ha quindi preannunciato il suo voto contrario "soltanto sull'articolo che limita ulteriormente i tempi degli interventi e quindi la possibilità di svolgere dei ragionamenti di qualità politica in questo consesso e che non ritengo debba essere sottoposto ad una logica di tagli del ragionamento e della critica politica". Per il resto Rende ha espresso il suo voto favorevole "perché – ha spiegato - si tratta di piccoli aggiustamenti che vanno in direzione di risparmi di spesa, penso per esempio alle notifiche dei messi comunali che ormai non hanno più senso in un sistema totalmente digitalizzato. Però – ha precisato, prima di concludere il suo intervento - le regole andranno riscritte e lo dovrà fare la futura amministrazione che sarà finalmente legittimata a farlo. E andranno riscritte prevalentemente nel senso di una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica cosentina, introducendo quegli strumenti di democrazia partecipata che per troppo tempo sono rimasti lettera morta. Solo così si potrà colmare la distanza tra popolo e palazzo che abbiamo registrato in questi anni e che ha mandato segnali inequivocabili di sfiducia verso la classe dirigente locale".
Sempre in sede di dichiarazioni di voto e preannunciando voto favorevole, è intervenuto nuovamente il Presidente della commissione bilancio Giuseppe d'Ippolito. "Credo che l'aula sia matura per distinguere le posizioni chiare da quelle che sono contenute in frasi un po' pretestuose. La riduzione di cinque minuti di un intervento in Consiglio comunale, da un quarto d'ora a dieci minuti, non credo possa etichettarsi come un taglio di democrazia. E' questo un fatto grave – ha affermato d'Ippolito - non fosse altro perché, se non ricordo male, dieci minuti sono gli interventi in Parlamento e cinque in consiglio regionale. Abbiamo chiesto soltanto di ridurre i tempi di un dibattito che oggi, con le conformazioni assunte dai diversi consigli comunali nel tempo, dava la possibilità di divagare, di tergiversare e di non andare dritto al punto. Oggi la politica deve essere matura ed attenta, anche in considerazione degli sforzi che ci chiedono i cittadini che non sempre ci chiedono di fare sproloqui, talvolta sterili, ed inutili polemiche, quando invece il punto all'ordine del giorno richiede poco dibattito e forse un po' più di coraggio". Dal punto di vista formale, d'Ippolito ha poi ringraziato il segretario generale e il suo staff "per il lavoro svolto anche in tempi molto brevi".
Le modifiche del regolamento approvate oggi dal Consiglio comunale entreranno in vigore, così come stabilito dall'articolo 34, nel suo testo modificato e che contiene le disposizioni transitorie e finali, quando saranno rinnovati, nella tornata elettorale di ottobre, gli organi elettivi del Comune.