Cosenza, i campioni italiani di danza sportiva ricevuti in Comune dal sindaco Occhiuto

Gli atleti cosentini Luciano Donato e Adele Diodati, campioni italiani di danza sportiva, reduci dal primo posto ottenuto nella disciplina "Show Freestyle Standard" ai campionati nazionali di Rimini, disputatisi qualche settimana fa e che gli sono valsi la medaglia d'oro, sono stati ricevuti questa mattina a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco Mario Occhiuto. Con il primo cittadino erano presenti anche il Vicesindaco Francesco Caruso e l'Assessore Loredana Pastore che ha tenuto molto affinché i due atleti fossero ricevuti nella sede municipale. Luciano e Adele erano accompagnati dal loro insegnante Giuseppe Magnelli, artefice, insieme all'altra coach, Francesca Pietramale, di questo autentico miracolo. Grazie al successo ottenuto a Rimini nei giorni scorsi Luciano Donato e Adele Diodati, 22 anni, originari di Terranova da Sibari, hanno guadagnato il lasciapassare per i prossimi campionati europei di Praga, nella Repubblica Ceca, in programma il prossimo 11 settembre, e per il campionato mondiale del prossimo 31 ottobre che si disputerà in Slovacchia.

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Il Sindaco Occhiuto si è complimentato con i due atleti che fanno parte della Federazione Italiana di Danza Sportiva e che sono ormai proiettati verso traguardi sempre più prestigiosi. Consapevole del fatto che ai due cosentini nessun obiettivo è ormai precluso, il primo cittadino, dopo aver esternato tutto il suo apprezzamento, ha spronato Luciano ed Adele a vincere anche i mondiali. Agli apprezzamenti del Sindaco si sono uniti anche quelli del Vicesindaco Caruso e dell'Assessore Loredana Pastore che si è detta orgogliosa delle imprese sportive dei due atleti che Cosenza e la Calabria possono annoverare tra le loro autentiche eccellenze. Al termine dell'incontro i due giovani atleti sono stati premiati con una riproduzione, offerta dall'imprenditore Sergio Mazzuca, della stauroteca (la croce reliquiario portata in dono da Federico II di Svevia in occasione della riconsacrazione della Cattedrale nel 1222). Subito dopo, Luciano e Adele hanno raccontato la loro escalation, frutto di molti sacrifici e di ore e ore di duro allenamento, sotto l'occhio vigile dei due maestri Giuseppe Magnelli e Francesca Pietramale. Per i due ragazzi il fuoco sacro della danza sportiva è stato sempre al centro dei loro interessi, sin dall'età di 8 anni. Da allora, il loro cammino è andato sempre di pari passo, fino ad essere considerati una vera e propria coppia di punta del Team Italia. La prima gara importante nella quale si sono distinti sono stati i campionati italiani assoluti, nella categoria Junior 2 (avevano ancora 14 anni). Un vero trampolino di lancio per i campionati mondiali della stessa categoria, ai quali parteciparono successivamente a Riga, in Lettonia, nel 2015. Altre tappe significative, la finale del campionato europeo (16/18 anni) di Bratislava in Slovacchia, la semifinale under 21 di Timisoara in Romania e la finale mondiale del 2019 a Bilbao. Tra le vittorie più prestigiose che svettano nel loro palmarès, quella riportata, sempre nel 2019, in una delle competizioni più importanti: il German Open Championship di Stoccarda, nella categoria "Danze standard", che resta uno dei trofei di cui vanno più fieri. Una fierezza che, però, li ha fatti restare comunque con i piedi per terra, anche adesso che, grazie ad una performance ispirata alle musiche da film di James Bond e che avrebbe fatto la felicità anche di Ian Fleming, hanno conquistato la medaglia d'oro ai campionati italiani di Rimini. Non si sono montati la testa e, consapevoli dei loro sacrifici e delle ore passate ad allenarsi, lavorano duramente in vista delle prossime competizioni. E, intanto, per non farsi mancare nulla, a novembre prossimo conseguiranno la laurea in scienze motorie.