Emergenza sanitaria a Cosenza, Corbelli (Diritti Civili): "Ai sindaci la responsabilità di chiudere le scuole o sarà una catastrofe"

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ai sindaci della provincia di Cosenza, flagellata dal virus: "Chiudete voi subito tutte le scuole o sarà una catastrofe".

"La Calabria è duramente colpita dal coronavirus (ieri di nuovo quasi 600 nuovi positivi e altri 4 morti), la provincia di Cosenza letteralmente travolta e anziché correre subito ai ripari, salvando il salvabile, con la chiusura delle scuole, e scongiurando una catastrofe immane, ancora, a livello regionale e nazionale, si continua a discutere, si tergiversa, si scarica la responsabilità sulle spalle dei poveri sindaci che in tanti casi coraggiosamente e responsabilmente stanno, per fortuna, adottando le giuste, doverose misure precauzionali e preventive, ad iniziare dalla immediata chiusura di tutte le scuole".

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Aggiunge Corbelli: "Mi auguro e chiedo a tutti i primi cittadini, almeno a quelli della provincia di Cosenza, di fare la stessa cosa e di chiudere subito tutte le scuole. Prima che sia troppo tardi".

"La Calabria è letteralmente assediata dal virus, con centinaia di contagi e numerosi morti al giorno, e con una sanità disastrata e gli ospedali letteralmente collassati che non sanno più dove ricoverare i malati che muoiono nelle ambulanze in fila davanti al pronto soccorso, come è successo a Cosenza, con due morti negli ultimi tre giorni! E in questo quadro drammatico si continuano, irresponsabilmente e colpevolmente, a tenere le scuole ancora aperte. Purtroppo non si fa nulla di concreto e risolutivo per impedire il massacro e la distruzione della nostra regione. Siamo sull'orlo del precipizio. Se non si interviene subito, con misure drastiche, ad iniziare dalla immediata chiusura delle scuole, è la fine. Sarà una carneficina, qualcosa di terribile che non voglio neppure immaginare. Per questo continuo a combattere. È questa una battaglia per la vita, in assoluto la più importante delle mille battaglie fatte da Diritti Civili in oltre 30 anni".