La Giunta Comunale di Cassano allo Ionio plaude ed esulta insieme al sindaco Papasso per l’esito favorevole della Suprema Corte di Cassazione in merito alla sua candidabilità

Si è conclusa nel migliore dei modi, si legge in un documento diramato dall'esecutivo, la vicenda del sindaco di Cassano All'Ionio, con tre sentenze che confermano la sua abilitazione a politico "perbene". Una definizione, si evidenzia, che oggi ha il sapore di una doppia vittoria per noi che abbiamo scelto di essere accanto alla sua missione politica in una giunta che ha rispecchiato dal primo momento la voglia di raccontare una storia diversa e nuova per Cassano. È una doppia vittoria, rimarcano gli assessori, non solo perché è quella del nostro sindaco e della sua amministrazione; ma anche perché in un panorama sempre più caratterizzato da una guerra alla gente, questo risultato deve dare forza a quella stessa gente che sceglie di servire il proprio territorio nelle cariche politiche previste dalla Costituzione. A volte ci vuol davvero poco, per finire vittime di processi in grado di travolgere anche una persona onesta, classificandola alla stregua di personaggi che con la legalità hanno poco a che fare. Non è questo, aggiungono, il caso di Giovanni Papasso. La Suprema Corte, com'è noto, di recente ha chiuso la sua vicenda giudiziaria, già passata attraverso le maglie del Tribunale di Castrovillari e della Corte d'Appello di Catanzaro chiarendo a chiare note che non è lui il responsabile dello scioglimento del precedente consiglio comunale. Questo, si legge, è un risultato importante per tutta la Calabria: un uomo onesto ha vinto la sua battaglia, ha dimostrato che erano infondate le accuse sulla sua presunta incandidabilità e, soprattutto, è alla guida legittima di uno dei territori più belli e significativi di questa regione. D'altra parte, per l'esecutivo locale, Giovanni Papasso ha sempre svolto come una missione il proprio ruolo politico, fermamente convinto che tutto ciò che è giusto e buono va valorizzato e questa volta ad essere valorizzata è stata la sua statura morale, di uomo che ha affrontato serenamente il percorso che la Giustizia prevede per chi viene accusato, torto o ragione che abbia, e lo ha affrontato con la sicurezza di chi sa di non essere colpevole. I fatti lo hanno dimostrato e noi, che rappresentiamo la sua Giunta comunale, e tutti i cittadini di Cassano All'Ionio che lo hanno scelto e ci hanno scelto applaudiamo oggi a questa vittoria dell'onestà, sicuri che questa sentenza definirà con ancora più forza il percorso di legalità di cui il territorio ha bisogno e che stiamo disegnando sotto la sua guida. Con lui, affermano gli assessori, oggi ha vinto la popolazione di Cassano che lo ha scelto, hanno vinto tutte le persone perbene che credono nella verità e hanno vinto tutti coloro che un giorno si affacceranno a loro volta all'esperienza spesso difficile e spinosa della politica con l'unico intento di fare il bene di tutti. Con questa vittoria si fa più intenso il nostro impegno per garantire nuovi percorsi alla luce della legalità per tutti qui a Cassano All'Ionio.

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La giunta Papasso oggi gioisce, ma non aveva mai dubitato circa la cristallinità e lo spessore morale del proprio Sindaco. Del resto, sottolineano, il giudizio su Papasso era già stato dato in modo inequivocabile dall'unico tribunale in grado di emettere sentenze inappellabili: il Popolo! Giovanni Papasso nel novembre del 2019 fu eletto con un plebiscito, nonostante fosse sub iudice per la questione dell'incandidabilità. Il popolo, si legge, infine, nel documento della giunta, lo ha assolto prima della Suprema Corte, quanto ai denigratori, agli avversari politici incattiviti dalle sconfitte, ai detrattori da lorda cucina politica, se​ avessero ascoltato in silenzio la voce del popolo, che per qualcuno è la voce di Dio, si sarebbero risparmiati l'ennesima figuraccia.