Rende (Cs), ‘Rinnovamento è Futuro’: "Creare un'area attrezzata per i randagi"

"Si è appena concluso l'incontro richiesto da Rinnovamento è Futuro presso il Comune di Rende per la questione randagismo, cui hanno partecipato l'Assessore alla Polizia Municipale, Domenico Ziccarelli, il Comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Settino, il Pro Rettore delegato al Centro Residenziale, Patrizia Piro, Tiziana Bonofiglio, Dirigente Veterinario dell'ASP di Cosenza, e – tra gli altri – i nostri Rappresentanti Mario Russo, Vincenzo Fallico e Francesco Mazza.

Nella nostra richiesta di incontro avevamo avanzato la proposta di creare un'area attrezzata dove dare la possibilità agli Studenti (e non) di prendersi cura dei nostri amici a quattro zampe pur nel rispetto della sicurezza e del decoro di tutti gli abitanti del Campus.

La reputiamo tuttora la migliore soluzione al problema, in quanto risolutiva della questione sicurezza e avanguardia in termini di civiltà nella conurbazione degli animali, già adottata da tante Amministrazioni Comunali anche in Calabria. A dire il vero, la proposta aveva ricevuto una parziale apertura da parte del Comune di Rende, immediatamente bloccata dalla posizione adottata dal Pro Rettore nel corso dell'incontro, a nostro avviso, a causa di una concezione distorta della questione. Difatti, l'Unical ha proposto di allestire codesta area attrezzata nel Comune di Rende ma fuori dai confini del Campus, non comprendendo che la nostra idea è quella di permettere a chi lo fa quotidianamente di accudire i cani che popolano da sempre i nostri quartieri, inquadrando questo comportamento in un'espressione di sensibilità all'abbandono di questi animali e non in una mera violazione della Legge, essendo pur sempre abbandono dei rifiuti. Volevamo creare uno spazio dove farlo legalmente e civilmente anziché giungere a soluzioni repressive. Purtroppo, si è arrivato a paragonare questa oasi di civiltà alla questione discariche, alludendo al fatto che nessuno ne vorrebbe una sotto casa. Una visione totalmente incivile di un problema ben più ampio".

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"Al rifiuto da parte dell'Ateneo di concedere al Comune questo spazio da attrezzare, si è passati alle solite formule vuote: opere di sensibilizzazione, cattura dei cani e contravvenzioni per chi alimenta i cani (in quanto atteggiamento paragonabile all'abbandono dei rifiuti).

Tra l'altro, la cattura dei randagi avverrà con una gabbia che non sarà stabilmente collocata presso il nostro Campus ma solo in alcuni brevi periodi (in quanto ne è disponibile una sola per l'intero territorio del Comune di Rende), che arriverà tra 7-10 giorni e rimarrà per un periodo non definito.

A nostro avviso, come già evidenziato, questa riunione si è conclusa con l'ennesimo tentativo di buttare un bicchiere d'acqua su un incendio di enormi dimensioni.

Speriamo di sbagliarci e che il problema possa prontamente risolversi ma crediamo che questa risposta repressiva sia inadeguata e, in assenza di controlli adeguati, non sortirà gli effetti desiderati, non appena – tra pochissimo – calerà come sempre l'attenzione sulla questione.

Speravamo come Università di lanciare un messaggio di civiltà, di assecondare la crescente sensibilità alla questione animalista (cui siamo da sempre vicini) e, allo stesso tempo, far sentire tutti al sicuro a casa propria.
Siamo convinti che non verrà raggiunto, purtroppo, nessuno di questi obiettivi con una non soluzione raffazzonata e poco chiara.

L'appello che rivolgiamo agli Studenti è quello di rispettare sempre la Legge, gli animali e il decoro degli spazi, continuando a segnalarci ogni eventuale nuovo problema".

E' quanto si legge in una nota di "Rinnovamento è Futuro".